Oltre i vincoli della notiziabilità
Quello siciliano è un giornalismo che si sente soffocato, costretto, schiacciato.
Quello siciliano è un giornalismo che si sente soffocato, costretto, schiacciato.
Niente scandali, nè prese di posizione.
La prima domanda di un giornalista normale sarebbe stata: «Presidente Salvatore Cuffaro, dunque si sente turbato dalla condanna a cinque anni di reclusione e di interdizione perpetua dai pubblici uffici per aver favorito delinquenti mafiosi del calibro di Giuseppe Guttadauro, Salvatore Aragona, Domenico Miceli e Vincenzo Greco, nonchè del suo coimputato l’imprenditore Michele Aiello (prestanome […]
Il Governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro, imputato di favoreggiamento aggravato alla mafia e violazione di segreto d’ufficio, e’ stato dichiarato colpevole.
“Non è mafioso?, rimane? favorì dei mafiosi? non favori Cosa nostra?”.
Il Comitato di redazione di Repubblica chiede al Consiglio superiore della magistratura di pronunciarsi sull’ultima, sconcertante paradossale aggressione alla libertà di stampa.
«Sono cose che ti fanno riflettere.