Così i pentiti raccontano il delitto Rostagno
Sinacori Vincenzo, capo mafia della “famiglia” di Mazara del Vallo: “…per quello che risulta a me ROSTAGNO è morto per le sue trasmissioni televisive, contro Cosa Nostra”.
Sinacori Vincenzo, capo mafia della “famiglia” di Mazara del Vallo: “…per quello che risulta a me ROSTAGNO è morto per le sue trasmissioni televisive, contro Cosa Nostra”.
Il 29 aprile 2008 in carcere a Biella dove si trova, Vito Mazzara, il presunto sicario di Mauro Rostagno, capo del gruppo di fuoco che entrò in azione la sera del 26 settembre 1988, a Lenzi, a pochi metri dall’ingresso della comunità Saman, viene sentito parlare con la figlia Francesca e la moglie Caterina Culcasi.
Il «cuore» ritorna sempre in questa storia che resta pur sempre brutta, drammatica, sporcata dalla morte violenta, dalla protervia mafiosa che sia che abbia il volto dei killer o quella dei boss che fanno impresa, è semrpe la stessa cosa.
La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha confiscato beni per oltre 3 milioni di euro in immobili, automezzi, quote societarie, rapporti bancari e assicurativi a conclusione di due distinte indagini.
La Polizia di Stato ha arrestato due funzionari del Genio civile di Trapani perche’ accusati di aver intascato tangenti.
L’impegno antimafia a Niscemi, comune della provincia di Caltanissetta, viene rilanciato in occasione della commemorazione della strage di Capaci.
Quattro angoli della città per dire no alle mafie.