Marsala, un magistrato nel mirino della mafia
E’ uno dei risvolti più clamorosi dell’operazione antimafia “Raia” condotta la notte scorsa da Polizia e Carabinieri nel trapanese, in particolare nel circondario di Marsala.
E’ uno dei risvolti più clamorosi dell’operazione antimafia “Raia” condotta la notte scorsa da Polizia e Carabinieri nel trapanese, in particolare nel circondario di Marsala.
Il racconto degli investigatori di Polizia e Carabinieri che hanno condotto l’operazione Raia Lo sviluppo delle indagini quale è stato? «La corrispondenza tra Matteo Messina Denaro e Bernardo Provenzano – dice il capo della squadra mobile vice questore Giuseppe Linares – aveva tradito l’attesa del capo mafia belicino rispetto ad alcune scarcerazioni di uomini d’onore […]
Il Pil, secondo la Corte dei Conti, “è sceso ancora dell’uno per cento e il debito pubblico ha raggiunto la cifra di 1663,65 miliardi, pari al 105,8% del Pil”.
Il “pizzino” è di quelli diventati famosi.
Il “pizzino” (scritto a macchina) è dell’uno ottobre del 2003, Matteo Messina Denaro si rapporta a Salvatore Lo Piccolo, all’epoca latitante, il pizzino è stato rinvenuto dalla Polizia nel covo dove Totò e Sandro Lo Piccolo si nascondevano e furono lì trovati il 5 novembre del 2007.
Non ha senso la «guerra» dei numeri su quanti erano presenti alla manifestazione che martedì pomeriggio è stata organizzata per testimoniare la solidarietà al capo della squadra mobile Giuseppe Linares, destinatario di una intimidazione.
E’ iniziata, davanti ai giudici della seconda sezione del Tribunale di Palermo, presieduta da Bruno Fasciana, la requisitoria del processo “Gotha”, che vede tra i nove imputati Bernardo Provenzano, il medico Antonino Cina’ e l’ex deputato regionale di Forza Italia Giovanni Mercadante.