Mafia: imprenditore socio boss, sequestrati 200 mln
Beni per 200 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Palermo a un imprenditore edile palermitano, socio in affari di esponenti del clan mafioso della Noce e di Palermo Centro.
Beni per 200 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Palermo a un imprenditore edile palermitano, socio in affari di esponenti del clan mafioso della Noce e di Palermo Centro.
Rischia di dover lasciare Barcellona Pozzo di Gotto e di non poter più fare il pm, il sostituto procuratore Olindo Canali che in una lettera aveva espresso perplessità sulla colpevolezza di Pippo Gullotti, condannato all’ergastolo per l’omicidio del giornalista Beppe Alfano, a conclusione di un processo in cui lo stesso magistrato era il pubblico ministero.
Non fu una sola la trattativa fra la Cupola mafiosa e uomini delle istituzioni.
Pino Maniaci e Telejato, l’emittente televisiva di Partinico, esprimono la loro solidarietà a Pino Masciari dopo l’ennesimo atto di intimidazione subito dall’imprenditore calabrese diventato Testimone di giustizia e obiettivo dei clan della ‘ndrangheta.
È libero uno dei mandanti della strage di via D´Amelio.
Le ultime rivelazioni di Massimo Ciancimino, figlio di Vito, durante il talk show andato in onda ieri su Telelombardia.
“Negli ultimi sei mesi siamo venuti a sapere alcuni particolari che ci hanno permesso di spingere le nostre indagini sulle stragi in territori non solo di mafia”.