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Dia Palermo, confisca beni per 1,5 mln euro a prestanomi boss
Beni per 1,5 milioni di euro sono stati confiscati tra la Sicilia e l’Umbria dagli agenti del centro operativo della Dia di Palermo.
Beni per 1,5 milioni di euro sono stati confiscati tra la Sicilia e l’Umbria dagli agenti del centro operativo della Dia di Palermo.
I carabinieri hanno sequestrato beni per 18 milioni di euro a un imprenditore catanese, del quale ancora non sono state fornite le generalità, attivo nel movimento terra e nell’edilizia.
5 luglio 1950.
Qual è il volto della mafia trapanese? È il viso di imprenditori, professionisti, di insospettabili commercianti, uomini che hanno scelto di servire il capo mafia latitante Matteo Messina Denaro non nascondendo la devozione riservata nei suoi riguardi, «è il capo di tutto» lo appellano.
Se si deve dare una immagine di quello che è successo la notte scorsa a Trapani con gli arresti dell’operazione Golem II, la migliore che si può offirire è quella che porta ad immaginare come gli investigatori che danno la caccia a Messina Denaro, siano riusciti a dargli un calcio proprio in quella parte del […]
Un confronto a distanza da tre diverse città, Palermo, Torino e Milano.
“L’operazione realizzata in provincia di Trapani ha colpito la ‘filiera’ interna dei favoreggiatori di Messina Denaro, cioe’ quei soggetti che hanno un ruolo attivo e decisivo nella gestione della sua latitanza.