Mafiosi a processo per omicidio Rostagno
«L’apertura del processo per il delitto di Mauro Rostagno deve essere secondo me vissuta dalla popolazione studentesca del mio Comune come una lezione di educazione civica, di impegno civile».
«L’apertura del processo per il delitto di Mauro Rostagno deve essere secondo me vissuta dalla popolazione studentesca del mio Comune come una lezione di educazione civica, di impegno civile».
Domani a Trapani apre il processo per Mauro Rostagno ucciso da Cosa Nostra a Valderice il 26 settembre del 1988 dal capo mandamento Vincenzo Virga e da Vito Mazzara, rispettivamente mandante ed autore materiale del delitto.
Non è una vittoria di tutti, l’arresto di Cuffaro.
Non siamo messi male, ma nemmeno bene, semmai ce ne fosse stato di bisogno c’è adesso la certificazione dell’«Eurispes» che ci dice che nel territorio della provincia di Trapani esiste una certa infiltrazione della mafia, che è poi quella capeggiata dal latitante Matteo Messina Denaro, il numero uno di Cosa Nostra siciliana.
A Gela, durante i violenti anni della guerra di mafia, Rosario Trubia, oggi collaboratore di giustizia, assunse un ruolo essenziale all’interno dell’organigramma della locale cosa nostra: al punto da fare le veci del boss Daniele Emmanuello, costretto alla latitanza.
Anche a Caltanissetta, al pari degli altri distretti di Corte d’Appello siciliani, si è svolta la tradizionale cerimonia di apertura dell’anno giudiziario.
Sono ancora gravi le condizioni di Salvatore, il bambino di 6 anni rimasto gravemente ferito ieri sera in un agguato a Sant’Elisabetta.