Il delitto Rostagno e quel fucile esploso
La disputa processuale è in buona parte raccolta tutta in un “pezzo” di legno che è finito chissà dove conservato negli archivi dei reperti della Procura di Trapani o presso quella antimafia di Palermo.
La disputa processuale è in buona parte raccolta tutta in un “pezzo” di legno che è finito chissà dove conservato negli archivi dei reperti della Procura di Trapani o presso quella antimafia di Palermo.
Rino Germanà, oggi questore a Forlì, nel 1988 era capo della Mobile, e pensò subito che ad uccidere Rostagno era stata la mafia.
Il medico legale Nunzia Albano, il sostituto commissario di Polizia Antonino Cicero e il questore Rino Germanà, sono stati fino a questo momento i testi sentiti nella seconda udienza tenuta davanti la Corte di Assise di Trapani per il delitto del sociologo e giornalista Mauro Rostagno.
«Un traffico di armi in provincia di Trapani? Certamente ce ne sono stati».
E’ cominciata con le controrepliche dei difensori l’ultima udienza del processo per concorso in associazione mafiosa a carico dell’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro.
Un Campus scolastico a indirizzo turistico alberghiero verra’ realizzato in un complesso immobiliare confiscato alla mafia nel quartiere San Lorenzo Colli, in via Ugo la Malfa, a Palermo.
«Sud si è liberato di un rischio pericoloso».