Noi della “banda Morrione”
Scrivo queste due righe e la prima cosa che mi chiedo, come sempre, è se a Roberto piacerebbero o no.
Scrivo queste due righe e la prima cosa che mi chiedo, come sempre, è se a Roberto piacerebbero o no.
Roberto Morrione: un grande giornalista, ma prima di tutto una grande persona e un caro amico.
Non ha vinto quel “nemico durissimo” con cui hai combattuto per anni e che pian piano ha logorato il tuo fisico ma non ha minimamente intaccato la tua voglia di combatterlo.
Nella stanza di Roberto Morrione a Saxa Rubra potevate vedere due poster.
«Come mai ci sono tanti giovani oggi?» – chiede una signora bionda, vestita di nero con un mantello rosso, seduta nella seconda fila della sala del Consiglio comunale della Provincia di Roma dove – nella mattinata di ieri – è stata allestita la camera ardente per il nostro direttore, Roberto Morrione.
Oggi per noi e’una giornata di grande tristezza, ma anche un momento in cui dolore e commozione possono aiutare a tesaurizzare come patrimonio morale collettivo la lezione di Roberto Morrione.
Non ho avuto l’occasione e quindi la fortuna di lavorare con Roberto, che ho incontrato in questi anni solo frettolosamente.