L’onda verde iraniana arriva a Perugia
E’ un giorno di gennaio del 2010 quando nelle sede dell’associazione ‘Terra del Fuoco’ a Torino arriva una telefonata.
E’ un giorno di gennaio del 2010 quando nelle sede dell’associazione ‘Terra del Fuoco’ a Torino arriva una telefonata.
«Educare al rispetto di regole condivise non si predica, si fa».
La sala dei Notari di Palazzo dei Priori, la più rappresentativa delle location che ospitano il forum della Pace, oggi era piena di giovani.
E’ soprattutto il titolo dell’incontro, nell’ambito del Forum della pace, che ha visto confrontarsi in un lungo dibattito di oltre due ore, rappresentanti della politica italiana e della società civile per capire se e come è possibile rimediare al corto circuito, al distacco sempre più evidente tra i cittadini e chi li governa.
È un appello alla sanità mentale dei due popoli, israeliano e palestinese, quello che fa Avraham Burg: «La maggior parte della gente non vuole la guerra, è a favore della pace e del dialogo, ma le minoranze hanno conquistato i cuori.
Se cultura ed educazione traggono la propria forza dal confronto, la mancanza di spazi e di alternative costituiscono un grave vulnus.
Cara Italia…non è l’inizio di una lettera, bensì il titolo di un interessante video con il quale si è aperto questa mattina il seminario sull’immigrazione presso la sala del Consiglio Provinciale di Perugia.