Piemonte, una storia di armonia
Era il 26 giugno del 1983 quando da un bene di San Sebastiano da Po (To), oggi confiscato, la famiglia Belfiore affiliata alla ‘ndrangheta diede l’ordine di uccidere il procuratore di Torino Bruno Caccia.
Era il 26 giugno del 1983 quando da un bene di San Sebastiano da Po (To), oggi confiscato, la famiglia Belfiore affiliata alla ‘ndrangheta diede l’ordine di uccidere il procuratore di Torino Bruno Caccia.
«È stato un turbine di emozioni, svariate e molteplici, un grande giorno anche perchè la data era particolare, nel giorno in cui si ricordavano a Palermo, Giovanni Falcone, la lotta contro la mafia, il giudice Borsellino, presente il presidente della Repubblica Napolitano, mi ha fatto piacere che un pezzetto di questo 23 maggio sia stato […]
«Dicono che nel centro storico di Genova ci sia la mafia.
La Guardia di Finanza della tenenza di Arona, nel Novarese, ha denunciato un imprenditore edile che, per non pagare le tasse, aveva costituito, in un’altra provincia, una ditta individuale “fantasma”, senza dipendenti ne’ macchinari o attrezzature, finalizzata soltanto all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato la villa dell’ex procuratore capo di Pinerolo Giuseppe Marabotto a Cantalupa (To) e una decina di conti correnti a lui riconducibili, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sul magistrato, accusato di corruzione e abuso d’ufficio.
Statistiche informano che con un “fatturato” di 130 miliardi di euro l’anno Mafia S.
Cresce, in Piemonte, la lotta all’evasione fiscale.