Danneggiata la sede di Libera a Sabaudia
Non si fermano le intimidazioni ai danni della rete di associazioni aderenti a Libera nel Lazio.
Non si fermano le intimidazioni ai danni della rete di associazioni aderenti a Libera nel Lazio.
Un incendio devastante partito probabilmente da una stufa difettosa.
Droga, montagne di droga, prostituzione, tratta degli esseri umani, racket, usura, gioco d’azzardo, mercato del compro oro, riciclaggio del denaro sporco, conto proprio e conto terzi, sono i settori che riempiono i forzieri dei vecchi e nuovi cassieri delle mafie capitoline e della Regione.
365 giorni l’anno contro le mafie, 365 giorni l’anno per i diritti, 365 giorni l’anno per la difesa del territorio, 365 giorni l’anno con le persone.
Dove prima c’erano i soldi del narcotraffico, quelli della prostituzione, dell’usura e del racket oggi c’è un’attività di ristorazione ritornata all’economia legale.
Ministero dell’Interno e Unioncamere alleati nella lotta alla criminalita’.
Ci saranno i familiari delle vittime della camorra, i giovani delle cooperative che lavorano sui terreni confiscati in Campania, gli educatori impegnati nei percorsi di educazione alla legalità, il Comitato don Peppe Diana e Libera.