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I viaggi della speranza di ieri e di oggi, con l’augurio di un 2020 di maggiore umanità
Questa mattina il pensiero è volato verso mio zio Osvaldo, morto nel 1945 annegato in un fiume al confine tra l’Ungheria e la Romania che lo separava dalla libertà dopo essere stato deportato in un campo di prigionieri di guerra. Lui, giovane carabiniere di 28 anni, era partito per la guerra e come tanti uomini […]