Vent’anni
Molti ragazzi e ragazze impegnati oggi nei movimenti giovanili antimafia sono nati dopo quel 1992, l’anno che cambiò l’Italia e segnò una generazione intera.
Molti ragazzi e ragazze impegnati oggi nei movimenti giovanili antimafia sono nati dopo quel 1992, l’anno che cambiò l’Italia e segnò una generazione intera.
Le avvisaglie c’era già tutte, un clima elettrico, in Puglia ed in Italia :una malavita,locale e organizzata a livello nazionale, che si muove per resistere e per cercare nuovi punti di riferimento.
I modi per far soldi cambiano.
I risultati del sesto sondaggio effettuato dal Centro Studi Pio La Torre nelle scuole superiori italiane sulla percezione del fenomeno mafioso, sembrano decretare la vittoria dell’antistato sull’Italia che combatte e che funziona.
“…Per difendersi ha tirato calci”: così concludeva il servizio televisivo da Palermo, quella sera del 30 aprile 1982, sull’immagine dei piedi di Pio La Torre, ormai inerti, fuori dal finestrino della sua auto crivellata di colpi.
“Ti facciamo sapere che abbiamo deciso che tu te ne devi andare via da Partinico perchè stai rovinando un paese altrimenti agiremo in altri modi” c’è scritto nell”ultima lettera di minacce e insulti recapitata giovedì 26 aprile nella sede della redazione della piccola tv antimafia partenicese TeleJato e indirizzata al suo fondatore e direttore storico […]
Non siamo all’anno zero della comunicazione antimafia.