Beppe Alfano, un cronista scomodo
«Ieri il paese era avvolto da una cappa di piombo non solo per la calura, ma soprattutto per la grave tensione che l’episodio ha suscitato.
«Ieri il paese era avvolto da una cappa di piombo non solo per la calura, ma soprattutto per la grave tensione che l’episodio ha suscitato.
Partigiano, giornalista e cronista, Giorgio Bocca, era nato a Cuneo il 18 agosto 1920.
Era un manager dotato di altissima autonomia e di capacità decisionali, non un qualunque sottoposto al quale non restava altro che eseguire le decisioni del proprietario dell’azienda, in ipotesi impostegli.
Gruppi di persone che assumano la moralità a parametro dell’efficienza, che combattano la mortificante mentalità dell’apparato e dello schieramento, che combattano le logiche arcaiche del privilegio e che si oppongano all’inganno delle riforme concesse dall’alto.
È importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell’uomo per soldi.
Attacchi personali, pesanti insinuazioni sulla loro correttezza personale, accuse di strumentalizzare i processi per servire questa o quella fazione politica.
L’unica speranza è non arrendersi mai.