Io mi chiamo Giovanni Tizian, e faccio il giornalista
E’ sempre triste apprendere che un giornalista è costretto, per il suo lavoro, a vivere con la scorta.
E’ sempre triste apprendere che un giornalista è costretto, per il suo lavoro, a vivere con la scorta.
La notizia che coinvolge il mondo dell’informazione italiana riguardante l’assegnazione della scorta per il giornalista calabrese, Giovanni Tizian, che da anni vive e lavora a Modena, dimostra ancora una volta che scrivere di mafie, onorando semplicemente i doveri del proprio mestiere, è pericoloso in ogni regione del nostro paese, nessuna delle quali è immune dal […]
«Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Giovanni Tizian – affermano Nuccio Barillà, del direttivo nazionale di Legambiente ed Enrico Fontana, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Legalità – un giovane giornalista di 29 anni impegnato in tante inchieste sulle mafie in Calabria e nel Nord Italia.
La Federazione nazionale della stampa italiana, l’Associazione della stampa Emilia-Romagna ed il Sindacato dei giornalisti della Calabria si esprimono piena solidarietà al collega freelance Giovanni Tizian costretto a vivere sotto scorta per le minacce ricevute dalla criminalità organizzata in seguito alle sue puntuali inchieste sull’infiltrazione della mafia al Nord.
Occorre darsi da fare e in fretta.
Gomorra è anche qui, in Emilia-Romagna.
Quanto e come le mafie incidono sulla vita economica e sociale dell’Emilia Romagna? Una domanda complessa alla quale si cercherà una risposta sabato prossimo nel convegno organizzato dall’Assemblea Legislativa e da Libera Informazione.