Beni confiscati, presto nuove scuole
Duecentotrenta beni confiscati diverranno presto scuole pubbliche per l’avvio di progetti educativi e di formazione professionale.
Duecentotrenta beni confiscati diverranno presto scuole pubbliche per l’avvio di progetti educativi e di formazione professionale.
La politica nazionale e regionale a fronte di una martellante propaganda mediatica portata avanti a colpi di evanescenti, quanto strombazzati, protocolli d’intesa non si può dire che abbia prodotto risultati sufficientemente incisivi nel quadro del contrasto al crimine organizzato.
La Corte d’Assise d’Appello di Palermo, nelle motivazioni della sentenza del processo Agate+45, ha scritto: “Libero Grassi ha pagato con la vita un biglietto di sola andata da un inferno di viltà – non suo, ma di buona parte di un popolo come quello siciliano che da troppo tempo subisce il ricatto mafioso – al […]
Resterà a Palermo fino all´ultimo giorno possibile.
Non so quanti gradi di temperatura ci siano in questi giorni a Comiso, inprovincia di Ragusa.
“Non vogliamo più che il cammino degli uomini onesti sia percorso da solitari eroi ma vi vogliamo partecipare rivendicando il diritto a una normale convivenza democratica.
“Hai saputo? Hanno ucciso La Torre!”.