Trapani, mafia e sanità
Il rapporto che denuncia malefatte e soggetti che se ne sarebbero resi protagonisti è stato scritto al termine di indagini dalla squadra Mobile di Trapani.
Il rapporto che denuncia malefatte e soggetti che se ne sarebbero resi protagonisti è stato scritto al termine di indagini dalla squadra Mobile di Trapani.
La caffettiera ancora calda sul fornellino della cucina, le cinghie di una cartella che si chiudono, qualche gomitata di troppo tra fratelli.
Nella lotta alla mafia “é necessaria una rivolta delle coscienze”.
La “zona grigia” della mafia trapanese trova un nuovo ostacolo alla sua sopravvivenza.
Non era la prima minaccia.
La lezione del cugino – il narcotrafficante Sebastiano Strangio, arrestato tre anni fa mentre si godeva il riflesso dei canali di Amsterdam dal tavolino di un bar – gli aveva consigliato prudenza: per stare tranquilli non basta mettere 2.
I grandi la chiamano faida.