Un passo importante per la gestione dei beni confiscati
Dopo la firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Libera, il Comitato “Don Peppe Diana” e la Facoltà di Architettura di Aversa per il riutilizzo sociale dei beni confiscati.
Dopo la firma del protocollo d’intesa tra l’Associazione Libera, il Comitato “Don Peppe Diana” e la Facoltà di Architettura di Aversa per il riutilizzo sociale dei beni confiscati.
È morto un altro uomo all’Ilva di Taranto, Gjoni Arjan, 47 anni, di origini albanesi.
Gli studenti della Seracuse University di Firenze in Sicilia, per tre giorni alla scoperta di una Sicilia, luogo di bellezze architettonico-paesaggistiche ma anche patria delle prime cooperative nate dalla confisca e dalla gestione dei beni confiscati alla mafia.
C’era una volta un ministro, si occupava delle Infrastrutture, e quando il Governo del quale faceva parte, presidente Berlusconi, cominciò ad occuparsi di costruire il ponte sullo stretto di Messina, non trovò di meglio che dire che con la mafia bisognava contrattare.
Visti dai francesi.
Ogni anno nella provincia di Taranto cresce il numero delle vittime sul lavoro: nove morti nel 2003, sette nel 2004, diciassette nel 2005, quattordici nel 2006, dieci nel 2007 e due nel 2008 (dati INAIL).
Puglia, arca di pace e non arco di guerra.