Dopo diciotto anni la Chiesa accoglie il testamento del suo martire
Si sente, brucia addosso, il silenzio squarciato dai cinque proiettili che qui, tra le mura della sacrestia, uccisero don Giuseppe Diana.
Si sente, brucia addosso, il silenzio squarciato dai cinque proiettili che qui, tra le mura della sacrestia, uccisero don Giuseppe Diana.
Sono già passati diciotto anni dalla sua uccisione per mano della camorra.
Pochi giorni fa abbiamo “benedetto” il nuovo presidio di Libera con relativa sede a Casal di Principe, terra di don Peppe Diana.
Concorso esterno in associazione camorristica, riciclaggio, corruzione e falso.
L’ex sindaco di Pignataro Maggiore, comune in provincia di Caserta, è stato assolto in primo grado dal Gup del Tribunale di Napoli perchè il fatto non sussiste.
Era stato tratto in arresto nell’operazione che lo scorso 10 febbraio aveva portato gli uomini della Dia di Napoli a procedere nei confronti di esponenti del clan e di politici che avrebbero fatto parte del gruppo capeggiato da Michele Zagaria, arrestato il 7 dicembre 2011.
Catturato il latitante Giuseppe Polverino, a capo dell’omonimo clan camorristico che controlla un impero economico da un miliardo di euro.