Nella notte ancora scontri a Terzigno
Le tensioni e i tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine a Terzigno, nel Vesuviano, sono continuate anche ieri e nella notte.
Le tensioni e i tafferugli tra manifestanti e forze dell’ordine a Terzigno, nel Vesuviano, sono continuate anche ieri e nella notte.
La mattina del 6 settembre l’Italia intera si è svegliata con la notizia del barbaro omicidio di un amministratore di un piccolo comune del Cilento.
Dietro le proteste contro l’apertura della discarica di Cava Vitiello a Terzigno c’è la presenza della camorra che «soffia sul fuoco» per alimentarle.
Francesco Barbato, 31 anni, è stato fermato dalla polizia a Castelvolturno, nel casertano.
All’alba di questa mattina, la Squadra Mobile della Questura di Napoli, al termine di un’indagine coordinata dalla locale Dda, ha arrestato per associazione di tipo mafioso due imprenditori edili affiliati al clan camorristico Zagaria aderente al cartello dei Casalesi.
«La camorra ha un suo interesse a far aprire le discariche perchè ci guadagna, a cominciare dai trasporti dei rifiuti».
Giuseppe Valenti, Gaetano Morteo, Nicolò Bartolotta e Orazio Cosenza, in passato attivi protagonisti del settore del trasporto ortofrutticolo in città, dopo la condanna subita in primo grado a sei anni e due mesi ciascuno, scaturita dal processo “Bilico”, si trovano a fronteggiare i giudici d’appello.