Mafie in Basilicata, una sentenza conferma
La famiglia dei basilischi “e’ un’associazione a delinquere di stampo mafioso” anche per i giudici d’Appello.
La famiglia dei basilischi “e’ un’associazione a delinquere di stampo mafioso” anche per i giudici d’Appello.
Era il 10 luglio del 1996.
Il tenente della Polizia provinciale di Potenza, Giuseppe Di Bello è stato condannato in primo grado per aver diffuso i dati relativi all’inquinamento delle acque del Pertusillo: un lago artificiale tra i comuni di Grumento nova, Spinoso e Montemurro, in provincia di Potenza.
Lo sapevate che sull’omicidio di Elisa Claps vige il segreto di Stato? Noi no.
È stato l’anno degli esposti anonimi di «Sicofante», ma anche quello della fine di una guerra nel palazzo di giustizia.
Le notizie pubblicate dalla stampa locale confermano che, come più volte ribadito da Libera Basilicata, la cosca dei Basilischi si è mossa, in questa regione, come una vera organizzazione mafiosa, senza risparmiarsi nell’uso delle armi e in tutte quelle attività proprie dell’agire mafioso: dall’estorsione all’intimidazione, dalla corruzione alla collusione, ai vischiosi rapporti con la politica.
A Potenza domani il coordinamento lucano di Libera allestira’ un banchetto su cui ci saranno i vini, l’olio, la farina, la pasta, i legumi e tanti altri prodotti realizzati da cooperative di giovani sui terreni confiscati alla ‘ndrangheta, alla camorra e alla Sacra corona unita.