Articolo21 dedica la giornata contro la violenza sulle donne a Marilena Natale
Grazie alle sue dirette social, senza paura, Marilena Natale riesce a spronare molte persone a denunciare il malaffare e dai suoi video, inchieste giornalistiche, scatti da “appostamenti”, sono partiti anche diversi e importanti arresti. Le sue modalità sfrontate, spesso rischiose, stanno creando un altro modo di guardare alla visione, quasi mitologica, dei boss locali.
La Natale, sotto scorta dal 2017 per le minacce ricevute dalla holding criminale casalese, uno dei più potenti della Campania ed egemone nel Casertano, riesce con un linguaggio semplice, sfrontato, sicuramente rischioso per la sua incolumità, a “ridurre”, abbassare il livello di sottomissione e paura in chi la segue attraverso i suoi suoi canali facebook (con quindicimila follower), instagram, twitter e persino tic toc (che gli è stato bannato).
L’ultimo appello, tra gli innumerevoli che fa ogni giorno, è stato messo a segno martedì sera, con una diretta sulle sue pagine facebook, nella quale denunciava le continue estorsioni di Antonio Lanza, Nicola Garofalo (detto Badoglio) legati, a Gianluca, Katia e Teresa, figli del capo clan, Francesco Bidognetti, detto “cicciotto e mezzanotte”; poi tutti arrestati il giorno dopo, con un’ordinanza dove la Natale è citata più volte per aver dato prove agli inquirenti.
Proprio guardandola, una settimana fa, un imprenditore ha trovato il coraggio di denunciare le estorsioni che riceveva costantemente. “Se non fossero partiti gli arresti – dice la cronista – sarei andata il giorno dopo a mettermi vicina agli operai per evitare ulteriori estorsioni”. Naturalmente l’inchiesta è partita mesi fa, ma sempre grazie alle sue crociate social…
“Uno strumento potentissimo – racconta ancora la Natale – per spronare le persone a sconfiggere la camorra, ormai la carta stampata non la legge più nessuno, soprattutto in certe zone…”.
Il 30 novembre prossimo la giornalista sarà a Caserta con l’associazione degli imprenditori Lance, per continuare a spronarli a denunciare. La Natale non si ferma neppure per la sua associazione “Terra dei cuori”, “per stare vicino ai tanti bambini che si ammalano di cancro e muoiono a causa del veleno sotterrato dalla criminalità. Lo Stato oggi c’è, ma dobbiamo aiutarlo tutti. A lei, al suo coraggio – nonostante le tante minacce ricevute – Articolo21 dedica “la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2022”.
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