Dell’Utri il tramite della mafia”
Oggi si conclude la requisitoria
Nell’apertura d’udienza, il presidente della corte, Claudio Dall’Acqua, ha
annunciato che questa mattina la Procura generale concluderà il suo
intervento, che già si protrae da diverse udienze, con la richiesta
finale.
Ad ascoltare l’ultima parte della requisitoria ci sono i
legali di Marcello Dell’Utri, Nino Mormino, Giuseppe Di Peri, Pietro
Federico e Sandro Sammarco. Poco prima delle 11 arriva in aula anche il
senatore di Forza Italia, condannato in primo grado a nove anni.
Il
procuratore generale accusa: “Il processo ha evidenziato una
propensione dell’imputato a inquinare le prove”. Nino Gatto affronta il
capitolo della requisitoria riguardante i rapporti che Marcello
Dell’Utri avrebbe intrattenuto con un falso pentito, Cosimo Cirfeta:
“Tramite l’avvocato difensore di Cirfeta, Dell’Utri ha promesso soldi e
un lavoro. In cambio, chiedeva delle dichiarazioni che avrebbero dovuto
scagionarlo”. Secondo il procuratore generale, nel complotto del falso
pentito avrebbe avuto un ruolo anche “l’agente Betulla, ovvero il
giornalista Renato Farina – spiega Nino Gatto – che è stato
giudicato in altra sede per aver aiutato alcuni agenti segreti ad
eludere le investigazioni nei loro confronti, nell’ambito delle
indagini sul rapimento di Abu Omar”. In aula, il procuratore legge il
capo d’imputazione riguardante Farina, coinvolto nelle azioni di
spionaggio organizzate dall’ex agente del Sismi Pio Pompa, fra Roma e
Milano.
“Questa vicenda – dice Nino Gatto – ci dice dei
mezzi istituizionali di cui l’imputato si è servito per deviare le
indagini”.
Mentre il pg parla del caso Farina, Dell’Utri esce
dall’aula della corte d’appello e fa una dichiarazione ai giornalisti
che lo raggiungono: “Se mi lasciano in pace, se mi assolvono sono
disposto a lasciare tutte le cariche politiche, non mi interessa fare
politica. Io faccio il senatore per difendermi dal processo. Io mi
difendo dall’attacco politico perché il mio è un processo politico, per
questo faccio politica. Sì, vi sembra strano? – ribadisce – Sono
entrata in politica per difendermi”.
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