La Rete #NOBavaglio e le elezioni politiche. Il nostro appello ai candidati
“L’informazione è un bene comune da difendere e sostenere non a parole ma con i fatti”
La Rete #NOBavaglio – Liberi di essere informati
in base al Manifesto costitutivo non è né una corrente sindacale né un partito ma una rete di cittadini e operatori dell’informazione progressisti che lotta contro i bavagli, contro i vecchi e i nuovi fascismi contro sessismo, omofobia, diseguaglianze e contro le mafie in difesa dei diritti civili e umani e dei beni comuni come la salute e l’ambiente cultura e istruzione per costruire una società solidale e inclusiva.
Fanno parte della Rete: giornalisti, cittadini, artisti, avvocati, medici e attivisti di associazioni, del volontariato sociale.
Ci riconosciamo nei valori della solidarietà, del volontariato, della tolleranza e della democrazia, nata dalla Resistenza, contro il fascismo e ogni forma di dittatura, di razzismo, di sessismo e di omofobia.
Non siamo né una corrente sindacale né una formazione politica ma vogliamo fare rete tra soggetti sindacali e politici differenti dell’area progressista per creare dibattito e partecipazione.
La Rete NoBavaglio si rivolge ai candidati, e in modo particolare agli amici e compagni di strada della Rete NoBavaglio, per chiedere di sostenere le battaglie condivise in questi anni insieme a difesa della libera informazione contro il ricatto delle querele-nobavaglio considerando l’informazione come un bene comune.
Il pluralismo dell’informazione e la libera circolazione delle idee e la libertà di espressione sono il cuore della democrazia. Senza una libera informazione ogni confronto e dibattito politico sulle misure da attuare contro le grandi ingiustizie sociali nel nostro Paese ( dal ricatto del precariato alle nuove povertà e disuguaglianze) risulta essere viziato. Senza una informazione libera si rischiano conformismo e cesura e una rappresentazione drogata dalla realtà e dalla grave crisi economica e internazionale che sta devastando il mondo con conflitti continui.
Per questo ai futuri deputati chiediamo due cose fondamentali:
1) il sostegno economico al settore dell’ informazione in crisi da decenni. Un giornalista precario, un rider dell’informazione non potrà mai essere libero ma sempre ricattabile;
2) l’approvazione del disegno di legge contro le querele temerarie che da anni dove riformare le norme sulla Diffamazione.
Non chiediamo questo per noi ma per tutti.
#NonPerNoiMaPerTUTTI
RETE #NOBAVAGLIO LIBERI DI ESSERE INFORMATI
Diritti Ambiente Solidarietà
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