Roma, giornalisti aggrediti durante l’incendio a Centocelle
«Di certo non saranno le minacce, anche di morte, e la violenza fisica a fermare i colleghi. È però da denunciare, ancora una volta, con forza il clima intollerabile da “tiro al cronista”. Governo e parlamento – rileva il sindacato – approvino finalmente norme efficaci a tutela della libertà di informazione».
La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime solidarietà ai giornalisti e cineoperatori minacciati e aggrediti a Roma mentre stavano documentando il vasto incendio divampato nel pomeriggio di sabato 9 luglio 2022 in zona Centocelle.
«Di certo non saranno le minacce, anche di morte, e la violenza fisica a fermare i colleghi che con dedizione e passione svolgono il loro lavoro al servizio del diritto dei cittadini ad essere informati», rileva la Fnsi.
«È però da registrare e denunciare, ancora una volta, con forza – incalza il sindacato – il clima intollerabile da “tiro al cronista” che rende sempre più difficile e pericoloso il lavoro degli operatori dei media. L’auspicio è che chi ha aggredito e minacciato i giornalisti a Centocelle sia individuato e sanzionato. L’urgenza è che governo e parlamento approvino finalmente norme efficaci a tutela della libertà di informazione, pilastro della democrazia».
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