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Aspettando il trionfo della legalità

Di Angela De Lorenzo (il crotonese) il . Calabria, Sicilia

Milano “Anche se sono da sola, se non ci sono i miei cittadini qui, sono a Milano per lanciare un segno di speranza, per dire che a Isola Capo Rizzuto è stato intrapreso un percorso nuovo in nome di tutti coloro che aspettano una svolta, per dire alla realtà che amministro e anche al resto d’Italia che anche da noi le cose possono cambiare, che c’è chi come me ci crede”. Commossa, evidentemente toccata nella sensibilità dalle parole che sul palco in piazza Duomo aveva appena finito di pronunciare don Luigi Ciotti nel corso della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’ promossa da Libera, Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto, ha voluto lanciare un messaggio di speranza rivolto proprio a chi non c’era, agli indifferenti della provincia di Crotone. “Sono consapevole – ha sostenuto – che la strada è ancora lunga e tortuosa. Lo so bene visto che non è facile nemmeno per me amministrare, mi scontro ogni giorno con una dura realtà: so che a volte non sono capita, né apprezzata nemmeno dai miei concittadini perché mi ritrovo a compiere scelte impopolari per una realtà come la nostra. La legalità ha dei costi e non sempre chi deve pagarli è disposto ad accettarli. Io spesso pago il prezzo di chi va contro corrente. Sono sicura però che a lungo termine i risultati arriveranno, tutto il paese ne raccoglierà i frutti. Solo questa consapevolezza mi dà la forza di andare avanti, di sopportare i tanti attacchi che subisco quotidianamente”. 

“Resisto – ha aggiunto – perché in cuor mio so che la gente capisce e se non riesce a farlo ora, lo farà in futuro perché la verità prima o poi viene fuori, la legalità trionferà perché tutti ne avremo beneficio, è nell’interesse di tutti”. Anche il sindaco di Isola Capo Rizzuto non ha potuto nascondere l’imbarazzo per l’assenza del territorio, che invece aveva il dovere di essere presente accanto ai coniugi Gabriele (vedi altro articolo alle pagine 6 e 7). “Crotone – ha commentato il sindaco – aveva un motivo serio per essere qui, l’intera provincia doveva venire a manifestare la sua disapprovazione alla ’ndrangheta dopo la morte di un bambino innocente da appena pochi mesi. Non è facile parlare a questi genitori – ha aggiunto – è più semplice amministrare, affrontare i bilanci che non sono mai cosa semplice dalle nostre parti. Io che li ho conosciuti in questa occasione ho provato un’emozione forte, mi sono immedesimata da madre ed ho sofferto con loro. Sono riuscita a dire loro poche cose per evitare di essere retorica, vorrei piuttosto fare qualcosa di concreto per sostenerli. L’assenza di questa mattina deve farci riflettere: bisogna lavorare tanto a Crotone per coinvolgere la società civile. Per questo credo che da amministratori dovremmo impegnarci a chiedere che il prossimo anno questa stessa manifestazione, che è itinerante per l’Italia, si svolga a Crotone. Deve essere il nostro obiettivo. Sono qui non da politica, ma da rappresentante di tutti i miei concittadini e il fatto che mi ritrovi qui da sola lo voglio usare come una richiesta di aiuto: chiedo che i manifestanti che oggi sono a Milano il prossimo anno giungano nella nostra terra per dare coraggio alla gente onesta, che c’è ma è scoraggiata e deve essere spinta a rimettersi in gioco”.

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