NEWS

Berlusconi, il Tg1 e l’Agcom

Di Domenico D'Amati il . L'analisi

 Le notizie degli interventi di Berlusconi su un componente dell’Agcom e sul direttore del TG1 confermano che nel nostro Paese è in corso un attentato alla democrazia. Esse si aggiungono al sistematico tentativo di intimidazione della magistratura, alle inaudite pressioni esercitate sul Capo dello Stato per ottenere la firma dello sciagurato decreto salvaliste, alla soppressione dei programmi RAI di approfondimento dell’informazione, all’imposizione di leggi strumentali ad interessi personali, all’uso da parte del premier e dei suoi mazzieri di un linguaggio e di modi estranei al civile confronto.

Il bersaglio preferito è costituito dall’informazione, in quanto essa è la fondamentale garanzia di una effettiva libertà di voto. Pertanto la sua libertà deve essere adeguatamente difesa. Di solito la magistratura si occupa dell’informazione in funzione repressiva, quando è chiamata a pronunciarsi su querele ed azioni risarcitorie proposte contro i giornalisti per articoli ritenuti diffamatori o su fughe di notizie e pretese lesioni della privacy.  A Trani, per la prima volta, il magistrato penale indaga sull’ipotesi, ben più grave, di attentati alla libertà di informazione funzionali all’inquinamento del sistema democratico.

In questa vicenda il giornalismo non è imputato, ma parte civile. Ciò dimostra che l’azione penale può essere esercitata anche per la difesa del lavoro dei giornalisti, in particolare nell’azienda radiotelevisiva pubblica, dove pressioni ed intimidazioni non sono purtroppo infrequenti. E’ un segnale importante, che la categoria deve saper raccogliere, attraverso il suo sindacato e l’Ordine del giornalisti, che dovranno impegnarsi perché in questo caso, come in altri analoghi, si arrivi fino in fondo.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link