NEWS

Esposto della Federazione Nazionale della Stampa

Di Fnsi e Usigrai il . Lazio

La Fnsi (Federazione nazionale stampa Italiana) e l’Usigrai (Unione sindacale giornalisti Rai) hanno nel combinato disposto dei loro stauti non solo la difesa degli interessi morali e materiali dei giornalisti, in coerenza coi principi costituzionali di libertò, pluralismo e completezza dell0informazione, ma anche “l’obiettivo di contribuire alla qualità del prodotto e alla tutela degli utenti del servizio pubblico radiotelevisivo”.

Non vi è ubbio ceh le decisioni della Rai, Raioteleviosione Italiana s.p.a. relative alla sostensione ei talk show politici (Porta a Porta, Annozero, Ballarò, L’Ultima Parola), presuntamente applicando in maniera pedissequa il disposto del REgolamenteo della Commissione parlamentare di Vigialnza, ad avviso delle scriventi organizzazioni illegittimo per contrasto con la legge (ma esteso dall’Adcomo unicamente per un principio di equilibrio del sistema), producano un riverbero pesantemente negativo sia nei confronti dei girnalisti che degli tuenti – cittadini.

La conferma della saldatura fra el due cose è nei dati di ascolto degli ultimi giorni. A fronte di giornalisti cui è stato tolto il diritto a svlgere il lavoro professionale, senza approfondimenti informativi improtanti e che disorientati hanno rinunciato a sintonizzarsi sulle reti Rai. Di qui, peraltro, anceh un danno a catena con ulteriore indebolimento economico di un’acienza che ha già ipoteizzato di rinunciare ad alcune funzioni (taglio di cinque sedi estere di corrispondenza e di Raimed) e che finirà, cosi continuando, col penalizzare ulteriormente dipendenti e utenti.

Pertanto Fnsi e Usigrai si rivolgono all’Agcom, Autorità di Garanzia nelle Comunicazioni, perchè garantisca ai cittadini che pagano il canone una adeguata quantità di informazione; chiedono all’Autorità d9i sollecitare la Rai ad una radicale revisione della decisione adottata a maggioranza dal Consiglio di Amministrazione nella seduta di lunedì, 1 marzo 2010. Il sindacato dei giornalisti

– reputa gravissima la sospensione dei programmi di approfondimento politico: in stridente contrasto con gli obblighi derivanti dal Contratto di Servizio, la Rai, fornisce in questi giorni ai suoi spettatori repliche di film e telfilm, con una sottrazione di informazione che è tanto più negativa in periodo elettorale;
– evidenzia che la decionse Rai va ben oltre il contenuto del Regolamento votato dalla Commissione di Vigilanza sulla Rai il 9 febbraio, come confermano ripetute dichiarazioni dello stesso relatore del provvedimento, on. Marco Beltrandi; nè  l’art.9, comma 3, (“le tribune politiche sono collocate negli spazi radiotelevisivi che ospitano le trasmissioni di approfondimento informativo più seguite, anche in sostituzione delle stesse, o in spazi di analogo ascolto”) può essere interpretato come se stabilisse l’obbligatorietò della sostituzione anzichè la sua mera eventualità, se si vuole fra salva la compatibilità del Regolamento con il più generale quadro normativo in materia;

– sottolinea che il Regolamento varato dalla Vigilanza, al quale la maggioranza del CdA e il Direttore Generale della Rai hanno inteso richiamarsi, è a sua volta in contraddizione con la legge sulla par condicio nel punto decisivo della sottomissione delle trasmissioni di informazione alle regole proprie della comunciazione politica: come sa bene la stessa Rai, che nella circolare inviata dall’Ufficio Affari Legali in data 15 febbraio 2010 a tutte le strutture aziendali parla, a proposito dell’art.6, comma 4, del Regolamento come di “norma di dubbia compatibilità con l’art.2, comma 2, ultimo periodo della 1.n. 28 el 2000, come interpretato anceh dalla Corte Costituzionale con sentenza n.155 del 2002”.
Questa consapevolezza pone semmai a carico della Rai l’obbligo di applicare il Regolamento in modo da assicurare l’impatto meno negativo sui diritti messi a rischio.

Per quanto sopra esposto si chiede all’Autorità un immediato, indifferibile intervento, fatta salva l’autonomia della Rai Radio Televisione italiana, perchè la medesima possa provvedere alla ricollocazione in palinsesto delle trasmissioni cancellate e più sopra indicate, evitendo ulteriori danni, anche all’autonomia professionale dei giornalisti, e garantendo un vero pluralismo nel settore.

Distinti saluti,

Franco Siddi

Segretario Generale Fnsi

Carlo Verna

Segretario nazionale Usigrai  

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link