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Giovanni Melillo è il nuovo procuratore antimafia e antiterrorismo

Redazione il . Criminalità, Giustizia, Istituzioni, Mafie, SIcurezza

Sconfitto Gratteri. Indicato a maggioranza con 13 voti dal plenum del Csm. Intanto contro la riforma i magistrati annunciano uno sciopero per il 16 maggio

Giovanni Melillo, 61 anni, di Foggia, capo di gabinetto di Andrea Orlando quando era ministro della Giustizia e attualmente capo della procura di Napoli, è il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Lo ha nominato a maggioranza con 13 voti il plenum del Csm. Sconfitto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che era il suo diretto concorrente.

Non c’è stato bisogno di ballottaggio, come si paventava alla vigilia, per arrivare alla nomina. Sono 7 invece i voti andati al capo della procura di Catanzaro Nicola Gratteri e cinque quelli a favore di Giovanni Russo, aggiunto e fino a oggi reggente della procura nazionale antimafia. A votare per Melillo sono stati i togati di Unicost e di Area, il presidente e il procuratore generale della Cassazione, Pietro Curzio e Giovanni Salvi, e i laici Benedetti, Donati e Cerabona.

In magistratura dal 1985, Melillo ha iniziato la sua carriera come pretore presso la pretura di Barra e, in seguito, nel 1989, presso la pretura di Napoli. Dal 1991 al ’99 ha lavorato come pm a Napoli, mentre tra il ’99 e il 2001 è stato fuori ruolo presso la presidenza della Repubblica. Nel marzo 2001 è passato poi alla Dna come pm, mentre dal 2009 al 2014 ha svolto funzioni di procuratore aggiunto a Napoli. E ancora: dal 2014 al 2017 è stato fuori ruolo al ministero della Giustizia per svolgere l’incarico di capo di Gabinetto dell’allora Guardasigilli Andrea Orlando. Rientrato in magistratura, Melillo è stato per un periodo sostituto pg a Roma, prima di insediarsi, nell’agosto 2017, a Napoli come procuratore capo, incarico di vertice che ha ricoperto fino a oggi.

Intanto contro la riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario, si terrà il prossimo 16 maggio la giornata di sciopero dei magistrati. La data è stata decisa dalla giunta dell’Associazione nazionale magistrati in attuazione della mozione  approvata dall’Assemblea nazionale straordinaria del 30 aprile scorso.

Fonte: Rainews

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Melillo è il nuovo procuratore antimafia, sconfitto Gratteri

La nomina del Csm passa a maggioranza

Giovanni Melillo, 61 anni, di Foggia, capo di gabinetto di Andrea Orlando quando era ministro della Giustizia e attualmente capo della procura di Napoli, è il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo.

Lo ha nominato a maggioranza con 13 voti il plenum del Csm.

Sconfitto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che era il suo diretto concorrente

Fonte: Ansa

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Csm nomina Melillo nuovo procuratore nazionale antimafia, sconfitto Gratteri

Giovanni Melillo, attualmente capo della procura di Napoli, è il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Lo ha nominato il plenum del Consiglio superiore della magistratura, con 13 voti.

Ha prevalso rispetto agli altri due candidati proposti dalla commissione: il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, che ha avuto 7 voti, e l’aggiunto della Dna Giovanni Russo, che ne ha ottenuti 5. Melillo prende il posto di Federico Cafiero De Raho, in pensione da febbraio scorso.

La nomina, dunque, è avvenuta alla prima votazione e non è stato necessario il ballottaggio, come si ipotizzava alla vigilia, tra Melillo e Gratteri. A favore di Melillo hanno votato i 5 togati di Area e i 3 di Unicost, i vertici della Corte di Cassazione, il primo presidente Pietro Curzio e il procuratore generale Giovanni Salvi, i laici Alberto Benedetti e Filippo Donati, M5S, e Michele Cerabona, Forza Italia.

In magistratura dal 1985 Melillo è stato prima pretore a Barra, poi a Napoli, dove dal 1991 è stato sostituto procuratore. Dopo un periodo fuori ruolo a partire dal 1999 come magistrato addetto al Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, dal 2001 al 2009 è stato sostituito alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, svolgendo funzioni requirenti di coordinamento investigativo nazionale in materia di criminalità organizzata di tipo mafioso, riciclaggio, narcotraffico, delitti collegati ad appalti pubblici, cooperazione internazionale, stragi terroristiche.

Nel 2009 è tornato a Napoli con le funzioni di procuratore aggiunto. Dal 2014 è stato di nuovo collocato fuori ruolo per svolgere l’incarico di capo di gabinetto al ministero della Giustizia, con il guardasigilli Andrea Orlando. Infine nel 2017 è stato prima sostituito pg a Roma e poi nominato, ad agosto, alla guida della procura di Napoli.

Fonte: Adnkronos

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Giovanni Melillo è il nuovo Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo

Attuale procuratore capo a Napoli è stato nominato all’Antimafia dal Consiglio Superiore della Magistratura con con 13 voti a favore. Non è passata la candidatura del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri a cui sono andate 7 preferenze

È Giovanni Melillo il nuovo procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. Lo ha nominato il plenum del Csm a maggioranza.

Melillo, attuale procuratore capo a Napoli, ha avuto la meglio, con 13 voti a favore, sugli altri candidati: il capo della procura di Catanzaro Nicola Gratteri (a cui sono andate 7 preferenze) e il procuratore aggiunto alla Direzione nazionale antimafia Giovanni Russo (5 i voti espressi a suo favore).

A votare per Melillo sono stati i togati di Unicost e di Area, il presidente e il procuratore generale della Cassazione, Pietro Curzio e Giovanni Salvi, e i laici Benedetti, Donati e Cerabona.

In magistratura dal 1985, Melillo ha iniziato la sua carriera come pretore presso la pretura di Barra e, in seguito, nel 1989, presso la pretura di Napoli.

Dal 1991 al ’99 ha lavorato come pm a Napoli, mentre tra il ’99 e il 2001 è stato fuori ruolo presso la presidenza della Repubblica.

Nel marzo 2001 è passato poi alla Dna come pm, mentre dal 2009 al 2014 ha svolto funzioni di procuratore aggiunto a Napoli.

E ancora: dal 2014 al 2017 è stato fuori ruolo al ministero della Giustizia per svolgere l’incarico di capo di Gabinetto dell’allora Guardasigilli Andrea Orlando.

Rientrato in magistratura, Melillo è stato per un periodo sostituto pg a Roma, prima di insiediarsi, nell’agosto 2017, a Napoli come procuratore capo, incarico di vertice che ha ricoperto fino ad oggi.

Simona Olleni, AGI – Agenzia Italia

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