“Siate presenti all’incontro del 4 marzo a Roma”

“Rivolgiamo un appello a tutta la classe politica, locale, regionale, nazionale ed europea in quanto siamo ormai arrivati alla fine di un percorso che potrebbe avere ulteriori effetti disastrosi per il nostro territorio”. Con questa lettera i lavoratori di Numonyx Catania  rivolgono un invito ad intervenire a tutta la classe politica “di essere presente all’incontro che si svolgerà a  Roma il prossimo 4 marzo al Ministero dello Sviluppo Economico”. In quell’ occasione, infatti, saranno discussi i dettagli della rimodulazione del contratto di programma (Stmicroelectronics/Numonyx)  per un investimento totale di 1.7 miliardi di euro.

Nella nota i lavoratori  sottolineano che “a fronte di tale investimento miliardario Stmicroelectronics riceverà circa 450 milioni di fondi pubblici da utilizzare attraverso la joint venture con Sharp ed Enel Green Power per il fotovoltaico. Numonyx riceverà 180 milioni di euro di fondi pubblici per la ricerca e sviluppo tecnologico e di prodotto”.

Inoltre, il 10 Febbraio 2010 la Stmicroelectronics ha venduto la Numonyx alla multinazionale americana Micron Technology senza nessuna clausola di salvaguardia per i 402 lavoratori del sito M6 Numonyx Catania.

“I vertici aziendali già dichiarano che ci sono delle ridondanze (esuberi) nel personale delle due aziende (Micron/Numonyx) e che saranno affrontati dopo la chiusura dell’operazione, ad oggi in attesa dell’autorizzazione da parte delle autorità Antitrust competenti- continua la lettera firmata dai lavoratori e la RSU M6 Numonyx Catania- . Visto che la Regione Sicilia parteciperà al finanziamento pubblico, con un importo di 17 milioni di Euro già deliberato, chiediamo anche alla deputazione regionale di essere presente al tavolo ministeriale, per tutelare il nostro territorio richiedendo di inserire all’interno del contratto di programma una clausola di salvaguardia per la tutela degli attuali 402 lavoratori del sito M6 Numonyx di Catania. Del resto, a questo incontro, la delegazione del sito di Agrate sarà accompagnata dalla deputazione politica lombarda”.

Concludono i diciotto lavoratori: “Non possono coesistere due operazioni parallele gestite entrambe dalla Stmicroelectronics (partecipata dallo Stato italiano tramite la Cassa Depositi e Prestiti ) che, da un lato vendono le proprie aziende (Numonyx) senza dare nessuna garanzia occupazionale e dall’altro creano nuove aziende (3Sun fotovoltaico) dichiarando nuove assunzioni”.