Manifestazione a Napoli, in contemporanea in altre città italiane, da Torino a Roma, da Milano a Bari. Mentre in Europa altre iniziative si svolgono a Parigi, Strasburgo e Berlino. Don Ciotti: “80% dei familiari delle vittime non conosce la verità”
“Sconfiggere le mafie è possibile: lo testimoniano i risultati dell’azione senza sosta delle Forze di polizia, della Magistratura, della società civile. Le mafie cambiano pelle, centri di affari, modalità organizzative. Si insinuano nelle attività legali, e ogni sottovalutazione può aprire varchi alla penetrazione criminale. Istituzioni, forze economiche e sociali, comunità territoriali, singole persone: tutti sono chiamati all’impegno per contrastarla e sconfiggerla a tutela degli spazi di civiltà”. Lo dichiara il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“Memoria è impegno. Onorare chi ha pagato con la vita il diritto alla dignità di essere uomini, opponendosi alla disumanità delle mafie, alla violenza, alla sopraffazione contro la propria famiglia, la comunità in cui si vive. Memoria è richiamo contro la indifferenza, per segnalare che la paura si sconfigge con la affermazione della legalità. Perché combattere le mafie significa adempiere alla promessa di libertà su cui si fonda la vita della Repubblica, e che la criminalità organizzata tenta, in ogni modo, di calpestare e opprimere” sottolinea ancora il Capo dello Stato.
“La Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie – fortemente voluta da Libera – risponde a un bisogno profondo di verità e di giustizia, e costituisce una chiamata preziosa per l’intera società, in particolare per i giovani, che hanno diritto a un futuro libero dalla aggressione della criminalità e che sono chiamati a costruirlo a partire dalla loro quotidianità” prosegue Mattarella.
“Pronunciare i nomi di coloro che sono stati uccisi dalle bande criminali mafiose perché si sono opposti alle loro prepotenze – fossero servitori dello Stato, difensori del bene comune, testimoni di valori minacciati, cittadini innocenti e inermi che si sono trovati sulla strada di assassini feroci – ricorda a tutti noi i rischi derivanti dalla presenza delle infrastrutture del male che veicolano ogni genere di reati, pretendendo di prendere in ostaggio la nostra vita”. “Desidero esprimere la mia vicinanza a quanti si ritroveranno nella manifestazione nazionale a Napoli e nelle altre piazze italiane per ripetere gesti insieme semplici e esemplari. Crescita civile e affermazione dei diritti si affermano con il consolidarsi della partecipazione dei cittadini”, conclude Mattarella.
Il corteo è stato aperto – accompagnato dalle note del brano I Cento Passi – da un grande lenzuolo, 20 metri per 10, che ha preceduto i gonfaloni dei comuni presenti. Oltre a Napoli, manifestazioni si sono svolte in contemporanea in altre città italiane, da Torino a Roma, da Milano a Bari.
Mentre in Europa altre iniziative si svolgono con la lettura dei nomi a Parigi davanti la Tour Eiffel, Marsiglia al Vecchio Porto, Strasburgo (davanti alla Corte europea dei diritti umani), a Berlino, Monaco, Colonia, Lipsia, Madrid, La Valletta. Iniziative sono inoltre previste in Uganda e Repubblica democratica del Congo.
Presenti esponenti del sindacato e delle istituzioni, studenti, e soprattutto i parenti delle vittime giunti a Napoli da tutta Italia. Il corteo, che ha attraversato tutto il centro è arrivato a piazza del Plebiscito. Qui sono stati letti i nomi di tutte le 1055 vittime innocenti di mafia: semplici cittadini, magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali. Presenti anche gli operai della Whirlpool.
Lungo il percorso, a piazza Municipio, sede del Comune di Napoli, si è unito al corteo il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte.
L’intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha chiuso la manifestazione.
Fico: “Da Napoli segnale importante dai più giovani”
“Sono presenti tanti ragazzi e tante ragazze e questo è un segnale fondamentale. La mafia, la criminalità organizzata, le camorre dobbiamo metterle al centro sempre dell’agenda politica fin quando questo fenomeno non sarà sconfitto e dobbiamo investire soprattutto sui giovani”. Lo ha detto il Presidente della Camera Roberto Fico intervenendo a Napoli alla marcia per la legalità promossa da Libera in memoria delle vittime innocenti di mafia.
“La presenza di tante persone che si sono impegnate per organizzare questa giornata – ha sottolineato Fico – che non finisce oggi ma in qualche modo dura 365 giorni all’anno, denota che ci sono tante persone che lavorano per la giustizia per la legalità e per il benessere sociale”.
Anche il Coni e il mondo dello sport scende in campo
Anche il Coni e l’intero mondo dello sport scende in campo con Libera. Atleti, federazioni e realtà sportive di promozione sociale vestono nel week end sportivo una maglia simbolica con la scritta “Lo sport non vi dimentica”.
La Giornata ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie, oggi legge nazionale, e rinnova in nome di quelle vittime l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. Il 21 marzo, non è mai stata una data fine a se stessa, ma sempre la tappa di un impegno che dura 365 giorni all’anno nelle scuole, nelle università, nelle associazioni, nelle parrocchie e dovunque i cittadini vivono quella responsabilità per il bene comune che è il primo antidoto al male delle mafie e della corruzione.
“La giornata della memoria e dell’impegno – ha ricordato Luigi Ciotti, presidente di Libera – non è la retorica della memoria, non è un evento, ma è una memoria viva. Loro sono morti, uccisi dalla violenza criminale mafiosa, noi dobbiamo essere più vivi. E’ una memoria che non si esaurisce con il 21 marzo, tutti i giorni abbiamo una responsabilità e un impegno: non ingabbiare la memoria del passato, ma farla vivere nel presente e trasmetterla alle nuove generazioni. Il nostro Paese deve ricordare non solo i nomi importanti, ma tutti quei figli, padri, madri, mariti, mogli il cui dolore dei familiari è uguale e profondo. Il Paese deve scrivere quei nomi nelle proprie coscienze perché sono morti per la democrazia, per la libertà”.
Don Ciotti: “80% dei familiari delle vittime non conosce la verità”
“Camminiamo perché ci siano verità e giustizia. L’80% dei familiari non conosce la verità”. Queste le parole del presidente di Libera don Luigi Ciotti presente oggi a Napoli, città scelta come sede nazionale del corteo organizzato in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. “Loro sono vittime di una violenza criminale, c’è un’altra violenza in atto in Europa. Credo che sia importante – ribadisce don Ciotti – che ci sia un filo che ci collega a quello che sta succedendo proprio ai confini di casa nostra”. “Anche a Parigi alle 11:30 – ricorda il presidente di Libera – saranno letti i nomi delle vittime innocenti. È un problema che deve riguardarci tutti. In italia se c’è stata una variante seria durante questo Covid è stata la variante criminalità”.
“Lottiamo per chiedere alle istituzioni di fare la loro parte, ma – sottolinea – anche noi dobbiamo fare la nostra parte. Il delegare è una malattia terribile. Noi siamo disponibili a dialogare con le istituzioni se fanno le cose giuste, ma dobbiamo essere una loro spina nel fianco se non fanno quanto devono. Anche i cittadini devono darsi una mossa, assumersi le loro responsabilità. Abbiamo troppi professionisti della lamentela nel Paese. Abbiamo bisogno di persone che si impegnino di più”.
Casellati: “Giornata vittime mafie, monito a non arrendersi ad illegalità”
“La Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti delle mafie è un monito a non dimenticare per non arrendersi all’illegalità”. Lo ha affermato il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati nella ricorrenza del 21 marzo.
“Rievocare il sacrificio degli oltre duecento bambini, donne e uomini che, dal secondo dopoguerra ad oggi, hanno perso la vita a causa del crimine organizzato significa ridare un nome e un volto a tanti martiri senza colpa – ha aggiunto -. Solo attraverso il loro ricordo possiamo alimentare una nuova cultura della legalità. Una cultura fondata sulla determinazione ad essere sempre vigili garanti dei valori della giustizia, della democrazia e della libertà contro ogni tentativo di prevaricazione fondato sull’uso dell’intimidazione e della forza. Questo è il significato della ricorrenza che oggi celebriamo e che dobbiamo condividere specialmente con le giovani generazioni”.
Mafia: In migliaia in corteo a Napoli. Mattarella, onorare chi si è opposto a disumanità mafie
Giornata in ricordo delle vittime innocenti promossa da Libera e Avviso Pubblico
Migliaia di persone in corteo a Napoli per gridare il loro no a tutte le mafie in occasione della 27ma Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso pubblico, in collaborazione con la Rai e con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania e della Fondazione Polis.
In testa al corteo un grande lenzuolo, 20 metri per 10, con l’arcobaleno della pace che occupa tutta la sede stradale e precede i gonfaloni dei comuni presenti.
Tante le bandiere arcobaleno mostrate dai manifestanti.
Trecento i pullman giunti da tutta Italia nel capoluogo partenopeo, piazza principale della manifestazione che si svolge in contemporanea in altre città italiane, da Torino a Roma, da Milano a Bari. Presenti esponenti del sindacato e delle istituzioni, studenti, e soprattutto i parenti delle vittime giunti a Napoli da tutta Italia. Il corteo, appena partito, attraverserà il centro per arrivare a piazza del Plebiscito.
Una grande partecipazione, un corteo lungo colorato, chiassoso e soprattutto giovane. Napoli, Italia è arrivata una nuova primavera. Con Libera con i familiari per la Giornata della #memoriaeimpegno#21marzopic.twitter.com/lrnBjZprKH
Qui sono stati letti i nomi di tutte le 1055 vittime innocenti di mafia: semplici cittadini, magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali. Lungo il percorso, a piazza Municipio, sede del Comune di Napoli, si uniranno al corteo il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il leader dei Cinquestelle Giuseppe Conte. L’intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha chiusp la manifestazione.
“Memoria è impegno. Onorare chi ha pagato con la vita il diritto alla dignità di essere uomini, opponendosi alla disumanità delle mafie, alla violenza, alla sopraffazione contro la propria famiglia, la comunità in cui si vive. Memoria è richiamo contro la indifferenza, per segnalare che la paura si sconfigge con la affermazione della legalità. Perché combattere le mafie significa adempiere alla promessa di libertà su cui si fonda la vita della Repubblica”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“Desidero esprimere – prosegue Mattarella – la mia vicinanza a quanti si ritroveranno nella manifestazione nazionale a Napoli e nelle altre piazze italiane per ripetere gesti insieme semplici e esemplari. Crescita civile e affermazione dei diritti si affermano con il consolidarsi della partecipazione dei cittadini”. “Sconfiggere le mafie è possibile: lo testimoniano i risultati dell’azione senza sosta delle Forze di polizia, della Magistratura, della società civile. Le mafie cambiano pelle, centri di affari, modalità organizzative. Si insinuano nelle attività legali, e ogni sottovalutazione può aprire varchi alla penetrazione criminale. Istituzioni, forze economiche e sociali, comunità territoriali, singole persone: tutti sono chiamati all’impegno per contrastarla e sconfiggerla a tutela degli spazi di civiltà”.
“La Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno per le vittime innocenti delle mafie è un monito a non dimenticare per non arrendersi all’illegalità”. Lo afferma il presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati nella ricorrenza del 21 marzo. “Rievocare – prosegue – il sacrificio degli oltre duecento bambini, donne e uomini che, dal secondo dopoguerra ad oggi, hanno perso la vita a causa del crimine organizzato significa ridare un nome e un volto a tanti martiri senza colpa. Solo attraverso il loro ricordo possiamo alimentare una nuova cultura della legalità. Una cultura fondata sulla determinazione ad essere sempre vigili garanti dei valori della giustizia, della democrazia e della libertà contro ogni tentativo di prevaricazione fondato sull’uso dell’intimidazione e della forza. Questo è il significato della ricorrenza che oggi celebriamo e che dobbiamo condividere specialmente con le giovani generazioni”.
“La nostra storia è fatta di alti e bassi. In questo momento sembra che la lotta contro le mafie non sia più una priorità, e non sia più assistita da un’attenzione e da una volontà, anche politica, importante”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Creazzo, in occasione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata oggi a Firenze da Libera. “C’è chi approfittando della grave crisi della magistratura, portata dallo scandalo Palamara ne approfitta per colpire i magistrati e la magistratura in generale”, ha aggiunto Creazzo.
Gli studenti
Da Napoli a Brescia, oggi 100mila studenti e giovani scendono in piazza per la giornata di memoria e impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. L’iniziativa punta a ribadire che la lotta contro ogni mafia deve partire da un modello di istruzione differente.
“Il 21 Marzo è una data che deve legare memoria e impegno. Non lasciare soli i familiari delle vittime innocenti di mafia è il primo passo per trasformare le tante battaglie di giustizia individuali in battaglie collettive per la giustizia sociale”, dichiarano gli studenti di scuole e università presenti in piazza. “La crisi pandemica ha evidenziato con forza come le diseguaglianze economiche e sociali insieme al legame mafie-politica-economia siano tra i principali strumenti attraverso i quali le mafie si radicano e rafforzano sui territori”, osserva Arianna Petrosino della Rete della conoscenza, tra le realtà organizzatrici della piazza.
“Nelle scuole e nelle università combattiamo la mafia ogni giorno – dichiara Lorenzo Morandi, coordinatore nazionale di Link coordinamento universitario – perché il diritto allo studio, universale e garantito a tutte e tutti, è il nostro unico strumento per non finire nelle mani della criminalità, e senza conoscenza non possiamo dare un altro modello di sviluppo ai nostri territori. Insieme a Libera ci stiamo interrogando su strumenti che possano contrastare gli atteggiamenti mafiosi e la corruzione nelle università, che si nascondono negli appalti, nei meccanismi amministrativi, e provano a insinuarsi anche nella comunità accademica”.
Quella sede in questi giorni è diventata la nostra casa. Vicinanza agli amici della @CgilCampania.Un atto a poche ore dal grande corteo contro le mafie e colpisce Cgil in prima linea nella lotta alla criminalità', al nostro fianco nella organizzazione manifestazione di Napoli pic.twitter.com/DuQ4WlDo6s
27 anni di Noi 27 anni di passione, sorrisi, corresponsabilità 27 anni di vicinanza ai familiari delle vittime innocenti delle mafie 27 anni per la giustizia sociale contro mafie e corruzione 27 anni semplicemente Libera #25marzo1995#occhiaperti#pervedercichiaropic.twitter.com/SWEPmFc9nx
Migliaia e migliaia di persone ieri hanno invaso il capoluogo partenopeo, un corteo lunghissimo ricco di bandiere della pace, un’affluenza che è andata oltre le aspettative degli organizzatori [Leggi di @VincenzoIurillo] https://t.co/o5h1Y4rQj6
Decine di migliaia di persone in strada a Napoli per il corteo contro la criminalità organizzata e la guerra promosso da Libera in occasione della Giornata dedicata alle vittime innocenti delle mafie pic.twitter.com/4WQ9q2t8ZS
Giornata vittime di mafia, manifestazioni in tutta Italia. Migliaia i giovani in piazza. Il Presidente della Camera: "Non abbassiamo la guardia". https://t.co/fbAHFBBz7B
Giornata delle vittime innocenti delle #mafie. A Napoli il corteo nel nome di chi non c’è più. Dalle 10.30 la diretta di "Che giorno è". Il servizio di Giuseppe Lisi #Gr1pic.twitter.com/bOuKKGFI8w
Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.
Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.
Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).