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L’Italia di Mani Pulite

Repubblica, L'Espresso, La Stampa il . Recensioni

Un crocevia della storia, uno snodo cruciale per il Paese che segna un prima e un dopo.

A trent’anni dall’inizio dell’inchiesta che portò alla fine dei partiti figli del dopoguerra, svelando il sistema corruttivo che li teneva in piedi, Repubblica torna su quel biennio caldissimo.

Lo fa con un libro, “L’Italia di Mani Pulite” (in edicola da giovedì 17 febbraio in abbinamento a Repubblica, L’Espresso o La Stampa a 14,90 euro più il prezzo della testata) che, in circa 400 pagine, raccoglie gli articoli più significativi di quei lunghissimi mesi, scritti dalle firme che quotidianamente raccontavano le inchieste, le manette, i protagonisti di un’epoca che stava cambiando.

Nel libro c’è spazio pure per una riflessione più profonda sulle parole chiave di quella stagione, a 30 anni di distanza, portata avanti dai direttori delle testate del gruppo Gedi, Maurizio Molinari, Ezio Mauro, Massimo Giannini, Marco Damilano, Mattia Feltri e dai cronisti che seguivano in prima linea Tangentopoli, da Gianluca Di Feo a Piero Colaprico a Carlo Bonini.

Tra le testimonianze inedite dei protagonisti (il socialista Gennaro Acquaviva, il democristiano Paolo Cirino Pomicino, l’ultimo segretario del Pci, Achille Occhetto), il libro contiene anche una mole di numeri e di infografiche che aiutano a comprendere cosa accadde in quegli anni di svolta per tutta l’Italia.

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