Ciancimino a processo Mori, Provenzano aveva immunità
”Avevo saputo da mio padre che Provenzano godeva di una sorta di ‘immunita’ territoriale che gli permetteva di muoversi liberamente” durante la sua latitanza ”grazie a un accordo che aveva stipulato mio padre stesso”. Lo ha detto Massimo Ciancimino, proseguendo la sua deposizione al processo Mori.
Il periodo a cui fa riferimento e’ il maggio del 1992, cioe’ pochigiorni prima della strage di Capaci e via D’Amelio.
”Scoprii che la persona che conoscevo come ‘signor Lo Verde’ era Bernardo Provenzano negli anni Ottanta mentre mi trovavo dal barbiere a Palermo. Sfogliando una rivista, mi pare ‘Epoca’, vidi una sua foto e nella didascalia c’era scritto che si trttava del boss
latitante Bernardo Provengano. Quando ne parlai con mio padre, lui mi disse: ‘Stai attento con il signor Lo Verde, perche’ da questa situazione non ti salva nessuno’. Mio padre dava a Provenzano del tu,
mentre lui chiamava mio padre ‘ingegnere’, anche se in realta’ gli mancavano due materie alla laurea.
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