Giorno della Memoria, presentata la Strategia nazionale contro l’antisemitismo
All’incontro, promosso dall’associazione Articolo21, i vertici di sindacato e Ordine, la responsabile del Coordinamento che ha redatto il documento, Milena Santerini, la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. Lorusso: «Per contrastare il fenomeno essenziale il ruolo della buona informazione, ma anche l’intervento concreto delle istituzioni».
Un incontro in streaming per presentare, al termine di un Giorno della Memoria denso di appuntamenti, la Strategia nazionale per la lotta contro l’antisemitismo redatta a Milena Santerini, Coordinatrice del gruppo di lavoro istituito dalla presidenza del Consiglio dei ministri. Un momento di riflessione in cui mettere a punto le risposte da dare a un fenomeno mai sopito, per affrontare, come giornalisti, con il sostegno concreto delle istituzioni, gli orrori della violenza, dei discorsi di odio, dei negazionismi di qualsiasi colore.
Questo il senso del focus promosso giovedì 27 gennaio 2022 dall’associazione Articolo21 nella sede della Fnsi, cui, introdotti e moderati da Roberto Natale, hanno preso parte, oltre alla professoressa Santerini, Giuseppe Giulietti e Raffaele Lorusso, presidente e segretario generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Carlo Bartoli, la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, la portavoce di Articolo 21, Elisa Marincola.
«È essenziale affrontare tutte le forme di antisemitismo, un fenomeno camaleontico, molto più insidioso oggi che in passato, che si nutre di odio, per contrastare il quale nella Strategia chiediamo alle istituzioni di intervenire con forza contro l’apologia del fascismo, ai magistrati una formazione più specifica, ai media di vigilare sul far west dell’online, dove le grandi piattaforme sono molto discontinue nella lotta all’odio», ha esordito Santerini. «Alla Federazione della Stampa e all’Ordine – ha aggiunto – chiediamo di promuovere eventi formativi sui temi dell’antisemitismo che vengono affrontati nella Strategia, per capire, ad esempio, fin dove arrivano il cospirazionismo, il complottismo, i discorsi di odio».
Un appello subito accolto dai rappresentanti degli organismi della categoria. «La Fnsi diffonderà, anche tramite le Associazioni regionali di Stampa, la Strategia nazionale per la lotta contro l’antisemitismo», l’impegno del segretario generale Lorusso, che, citando Primo Levi ha ricordato come «ogni tempo abbia un suo fascismo. Un fenomeno – ha osservato – che si nutre di disinformazione, cui si arriva inquinando la giustizia, paralizzando la scuola». Come operatori dell’informazione, «siamo chiamati a uno sforzo comune per arginare questi fenomeni, per contrastarli dove nascono e si diffondono, in rete e fuori dalla rete. Ma oltre alla buona informazione, che è essenziale, servono interventi concreti delle istituzioni. Quando alla disinformazione seguono atti di violenza e di discriminazione dalle istituzioni devono arrivare risposte decise», ha concluso.
«È evidente che l’informazione non fornisce un’adeguata rappresentazione della dimensione del fenomeno», ha ammesso Carlo Bartoli commentando i dati contenuti nella relazione. «Questo è un elemento che ci deve dare un ulteriore stimolo nel nostro lavoro di giornalisti. Insieme con la Fnsi, l’Ordine si impegnerà ad accogliere le proposte presenti nel documento», ha anticipato, ribadendo che contro i fenomeni di odio «è necessario che politica e istituzioni facciano la propria parte».
Sul ruolo della disinformazione nel creare la percezione del fenomeno si è soffermata Ruth Dureghello, che ha evidenziato come «a volte l’informazione può dare visibilità e far diventare modello quello che invece dobbiamo marginalizzare». Mentre Elisa Marincola ha evidenziato come «non si può pensare che ci sia par condicio delle opinioni tra la storia e i valori costituzioni e chi nega la realtà».
A Roberto Natale, in conclusione, il compito di tirare le somme di un incontro «ricco di nuove piste di lavoro, cose sulle quali ragionare, sviluppi da dare al nostro impegno contro l’antisemitismo che diventa parametro di ogni discorso d’odio». Un impegno, ha ribadito, «che diventerà anche un percorso formativo, capace di andare ben oltre i confini di una categoria, coinvolgendo anche le istituzioni italiane, che devono saperci dimostrare che la lotta all’antisemitismo va oltre le dichiarazioni del 27 gennaio».
La Strategia Nazionale per la lotta contro l’antisemitismo è disponibile sul sito web della presidenza del Consiglio dei ministri (qui il link diretto).
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