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Le mafie in Lombardia: un corso per capire e reagire

Di Lorenzo Frigerio il . Lombardia

“Il senso della nostra iniziativa è difendere Milano di fronte all’emergenza dell’attacco delle mafie alla nostra città, in un momento in cui il clima è di generica sottovalutazione e incomprensibile negazione”: nel suo incontro con la stampa Nando dalla Chiesa non usa mezzi termini, presentando il corso che la Scuola di formazione “Antonino Caponnetto”e Libera promuovono, già significativo fin dal titolo, “La mafia in Lombardia”.

Un corso di formazione che arriva in un momento particolarmente delicato per la città, all’indomani della visita della Commissione antimafia, a distanza di ben tredici anni dalla precedente audizione nella metropoli lombarda. Una visita, quest’ultima, già assurta agli onori della cronaca recente per le polemiche scatenate dalle dichiarazioni del prefetto Lombardi circa l’assenza delle mafie in città. “Siamo fortemente preoccupati – continua dalla Chiesa – perché abbiamo visto in altre parti del paese quali possano essere gli effetti devastanti di una sottovalutazione, prima di tutto culturale, del fenomeno mafioso, vogliamo porre un argine per evitare che si creino situazioni di isolamento per quanti sono impegnati a contrastare le mafie in questo territorio”.

All’interno di un clima di generale incomprensione, si rilancia l’impegno educativo da parte di due realtà – Scuola Caponnetto e Libera – impegnate insieme nel creare uno spazio di informazione e di conoscenza sulla presenza pluridecennale delle cosche in regione. Il corso è  rivolto in particolare ad un pubblico di amministratori locali e di incaricati di pubblico servizio, ai quali mancano spesso gli strumenti di lettura e di intervento sul fenomeno mafioso. La partecipazione è comunque aperta a tutti ed è ipotizzabile che ci sarà una grande partecipazione, vista la voglia di conoscere e di capire di molti milanesi, soprattutto giovani. Alcune richieste di partecipazione sono già pervenute in queste ore agli organizzatori anche da altre regioni. Segno che c’è la voglia di capire, prima di agire e di assumersi impegni e responsabilità.

Non c’è dubbio che a spingere le associazioni promotrici ad organizzare un corso di tale natura abbia contribuito la costante crescita in termini di affari delle cosche, la cui presenza si è profondamente diversificata e ramificata nel corso dei decenni. A fronte dell’ingombrante presenza, si rimarca la necessità di competenze e motivazioni all’interno di coloro che, politici o burocrati non importa, sono chiamati a prendere decisioni che impediscano il rafforzarsi delle mafie nel territorio.

Le serate di approfondimento si prefiggono il compito di offrire una dettagliata informazione sulla storia delle mafie a Milano e nella regione, dal dopoguerra ad oggi, individuando anche i meccanismi di infiltrazione e di crescita costante, contemporaneamente alle ragioni che hanno consentito tutto ciò. In ultimo il corso ambisce a far emergere misure amministrative da adottare in sede di governo locale e a formulare proposte di intervento che responsabilizzino la partecipazione dei cittadini. Sono previste cinque serate, con relatori d’eccezione, tra cui il magistrato Alberto Nobili, memoria storica della lotta alla ‘ndrangheta, il giornalista Gianni Barbacetto, il docente del Politecnico Luca Beltrami Gadola, l’avvocato Carlo Smuraglia, già relatore per conto della Commissione parlamentare antimafia di un dettagliato rapporto sulla presenza delle cosche in aree non tradizionali, agli inizi degli anni novanta, dopo aver redatto un analogo report sulle cosche a Milano, quando era consigliere comunale del capoluogo.

Ogni serata sarà guidata da Nando dalla Chiesa, che insegna Sociologia della Criminalità Organizzata presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università Statale di Milano; al termine dell’intervento di un testimone o di un esperto e delle richieste di approfondimento provenienti del pubblico, verrà proposta una sintesi finale. Si spera così di potere interagire a pieno con i partecipanti, in modo da renderli diretti protagonisti del processo di apprendimento e conoscenza.

Ecco il programma completo del corso, che si terrà ogni martedì a Milano alle ore 21.00 presso lo Spazio Melampo, via Tenca 7.

Martedì 2 febbraio. Dagli anni Cinquanta a Tangentopoli. La storia delle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia/1. Interviene Gianni Barbacetto, giornalista.

Martedì 9 febbraio. Da Tangentopoli agli anni dell’Expo. La storia delle organizzazioni mafiose a Milano e in Lombardia/2. Interviene Alberto Nobili, magistrato.

Martedì 16 febbraio. Come gli struzzi. Storia dell’atteggiamento delle istituzioni e dell’opinione pubblica milanese e lombarda nei confronti delle presenze mafiose sul territorio. Interviene Lorenzo Frigerio, giornalista, coordinatore della Fondazione  Libera Informazione

Martedì 23 febbraio. Varchi, porte e portoni. Perché le organizzazioni mafiose possono espandersi nell’attuale contesto socio-economico e culturale regionale. Interviene Carlo Smuraglia, avvocato ed ex senatore, presidente della commissione d’indagine sulle infiltrazioni mafiose del Comune di Milano (1991-1993)

Martedì  2 marzo. Come difendersi. Le misure da adottare sul piano civile, amministrativo e del governo locale. Interviene Luca Beltrami Gadola, docente di Estimo alla facoltà del Design del Politecnico e fondatore/direttore del settimanale ondine “Arcipelagomilano”  

All’incontro con i giornalisti erano stati invitati tutti i capigruppo in Consiglio Comunale, ma sono intervenuti soltanto i rappresentanti a Palazzo Marino del PD Pierfrancesco Majorino e della Lista Fo Basilio Rizzo. Majorino ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, sottolineando come ci sia bisogno di una nuova “alfabetizzazione della legalità” mentre Rizzo ha evidenziato la necessità di responsabilizzare i consiglieri comunali e gli amministratori locali nel percorso di liberazione dalle mafie. Al termine della conferenza stampa, Nando dalla Chiesa ha dichiarato che nell’attività di contrasto alle mafie stiamo vivendo una fase in è indubitabile “una funzione di supplenza da parte della società civile”.

La stessa società  civile e responsabile che si è data appuntamento a Milano il prossimo 20 marzo 2010, quando si celebrerà la XV Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di tutte le mafie, promossa da Libera. Saranno in tanti ad arrivare da ogni parte d’Italia, c’è da scommetterci e senza paura di perdere…

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