Solidarietà ai pm siciliani finiti nel mirino dei boss ed al deputato europeo Rosario Crocetta
Solidarietà all’ex sindaco di Gela Rosario Crocetta, attualmente eurodeputato, e ai quattro pm antimafia finiti nel mirino dei boss in Sicilia. Appello alle istituzioni e ai cittadini per non lasciare soli chi combatte contro la mafia. È questo il senso del messaggio di Andrea Campinoti, Presidente di Avviso Pubblico, che afferma: “La scoperta della preparazione di piani stragisti contro il Procuratore Sergio Lari, altri magistrati della Procura di Caltanissetta e l’onorevole Crocetta dimostra che la mafia non è ancora sconfitta e che, al contrario, è ancora attiva e tende a colpire i diversi operatori, in primis la magistratura, che si sta adoperando per il perseguimento dei reati gravi che non solo destano allarme sociale ma, se confermati, hanno attinenza con il sovvertimento di principi fondanti del nostro ordinamento repubblicano. La magistratura e le forze dell’ordine” – continua Campinoti – “continuano a svolgere un ruolo fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata, nonostante i mezzi a disposizione siano sempre più scarsi, come registrato anche nell’ultima Legge Finanziaria di recente approvazione”.
La solidarietà di Avviso Pubblico e dei circa 200 comuni che si impegnano per la formazione civile contro le mafie va anche all’ex sindaco Rosario Crocetta attualmente eurodeputato finito anch’egli nel mirino di Cosa nostra. “Crocetta ed il Comune di Gela sono da tempo attivi in Avviso Pubblico dove hanno portato e portano il loro contributo di azioni concrete e buone prassi amministrative per contrastare l’infiltrazione mafiosa. Infatti, nel 2004 proprio a Gela si è svolta la Giornata in ricordo delle vittime di mafia. Faccio appello – conclude Campinoti – alle forze politiche presenti in Parlamento, alle istituzioni e alle autorità locali affinché ai magistrati nisseni, all’onorevole Crocetta e a tutti gli amministratori locali e servitori dello Stato impegnati contro la mafia sia garantita la massima sicurezza nella loro vita privata e pubblica. E mi appello anche ai siciliani e agli italiani onesti perché queste persone così esposte non vengano lasciate sole. Ognuno si assuma la responsabilità di agire per la salvaguardia della democrazia e della legalità”.
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