La marginalità ai margini dell’informazione
“Mai avrei pensato e voluto affrontare una situazione così dolorosa. Nel rogo verificatosi questa mattina hanno trovato la morte due bambini […] Né mi dà conforto o lenisce il dolore, il fatto che questa amministrazione avesse più volte segnalato e portato a conoscenza a tutte le Autorità competenti la situazione drammatica anche sotto il profilo sanitario del campo in cui vivevano i bimbi”, così ha dichiarato oggi il Sindaco di Stornara, Rocco Calamita, piangendo la morte di due fratellini a causa di un incendio scoppiato all’interno della baracca di uno stanziamento rom.
In occasione della presentazione del IV Rapporto Illuminare le periferie (ieri, 17 dicembre in un evento a Lucca presso un centro del riuso), è emersa la necessità per l’informazione, proprio in una fase come quella attuale caratterizzata dalle conseguenze drammatiche della pandemia, di illuminare i contesti, di raccontare il disagio, di aprire una finestra sulle disuguaglianze.
Più che illuminare con un faro che rischia di lasciare zone in ombra, meglio accendere con continuità tante piccole luci, afferma il segretario di USIGRai Daniele Macheda.
Tante piccole luci che possono raccontare di azioni di contrasto alla povertà e alle disuguaglianze e di situazioni di crisi come quella dei bambini vittime dell’incendio.
Come evidenziano i dati del rapporto Caritas sulla povertà in Italia, “non possiamo non occuparci e preoccuparci di quel 29,7% di persone che ancora oggi nel 2021 continuano a “non farcela” e che rischiano di vedere in qualche modo “ossificarsi” la propria condizione di bisogno”.
Una marginalità che non trova una adeguata rappresentazione nell’informazione delle principali reti televisive italiane: “il rasserenamento del quadro economico rispinge la marginalità al margine, dando poco risalto a quella fetta rilevante di società che ha visto peggiorare la propria condizione sia in senso assoluto che in senso relativo”, scrive Antonio Nizzoli nel rapporto.
Il 2% di attenzione nei telegiornali di prima serata e nelle trasmissioni di infotainment nel corso nei primi nove mesi del 2021, con l’80% dedicato alle conseguenze della crisi economica. La prospettiva con cui l’informazione affronta il problema è dunque quasi tutta interna a chi sta al “centro” della struttura sociale, dando poco spazio a chi invece è caduto, o è rimasto, nella periferia sociale, appunto ai margini. L’assenza dell’attenzione mediatica al tema della povertà e delle disuguaglianze, come afferma il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Giuseppe Giulietti, alimenta muri e sentimenti di esclusione sociale.
* Osservatorio di Pavia
Fonte: Articolo 21
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‘Illuminare le periferie – Speciale povertà’, presentato a Lucca il IV Rapporto
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