NEWS

Assange: Alta Corte GB ribalta il verdetto contro estradizione Usa

Redazione il . Diritti, Giustizia, Informazione, Politica, Società

I giudici inglesi hanno accolto il ricorso presentato dal team legale americano che si opponeva al no alla consegna. È previsto che il caso venga rinviato al tribunale di grado inferiore. Per i rappresentanti dei giornalisti italiani la decisione «rappresenta un principio lesivo della libertà di informazione».

L’Alta Corte di Londra ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa lo scorso gennaio che negava l’estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna agli Usa. È stato così accolto il ricorso del team legale americano che si opponeva al no alla consegna dell’ex primula rossa sulla base di un asserito pericolo di suicidio legato – secondo una perizia – al prevedibile trattamento giudiziario e carcerario. È quindi previsto che il caso venga rinviato al tribunale di grado inferiore per essere ascoltato nuovamente.

Una decisione, quella del tribunale inglese, che per Fnsi e Usigrai «rappresenta un principio pericoloso e lesivo della libertà di informazione. Ormai – si legge in una nota congiunta – sono i controllati che indagano sui controllori e preparano dossier contro chi osa svelare i loro intrighi».

Assange, aggiungono Fnsi e Usigrai, «rischia la galera a vita, mentre chi ha falsificato i dossier per provocare guerre, torture, fame, gira liberamente per il mondo lautamente retribuito. Insieme con le organizzazioni internazionali dei giornalisti – prosegue la nota – ci rivolgeremo alla suprema corte inglese affinché blocchi questa decisione e sbarri le porte ad un precedente pericoloso e lesivo del diritto ad informare e ad essere informati».

Ci si aspetta che Assange presenti ricorso contro la decisione. Intanto si sono levate le grida di protesta tra i tanti sostenitori di WikiLeaks che si trovano davanti alle Royal Courts of Justice nella capitale britannica.

Fonte: Fnsi


Assange: Corte Gb ribalta il verdetto contro estradizione Usa

Il caso torna al tribunale per essere riesaminato

L’Alta Corte di Londra ha ribaltato la sentenza di primo grado emessa lo scorso gennaio che negava l’estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna agli Usa. E’ stato così accolto il ricorso del team legale americano che si opponeva al no alla consegna dell’ex primula rossa sulla base di un asserito pericolo di suicidio legato – secondo una perizia – al prevedibile trattamento giudiziario e carcerario.

E’ quindi previsto che il caso venga rinviato al tribunale di grado inferiore per essere ascoltato nuovamente.

I giudici britannici hanno quindi accolto le rassicurazioni sul trattamento in carcere di Assange, una volta che fosse estradato negli Usa, fatte dalle autorità americane per evitare un temuto suicidio.

Lord Burnett ha infatti dichiarato: “Questo rischio è a nostro giudizio escluso dalle rassicurazioni che vengono offerte”. E ha aggiunto: “Questa conclusione è sufficiente per determinare il ricorso a favore degli Usa”. Ci si aspetta che Assange presenterà un ricorso contro la decisione. Intanto si sono levate le grida di protesta tra i tanti sostenitori di WikiLeaks che si trovano davanti alle Royal Courts of Justice nella capitale britannica.

“Un grave errore giudiziario”. Così Stella Moris, compagna di Julian Assange e membro del suo team legale, ha definito, in un post pubblicato su Twitter da Wikileaks, il verdetto di oggi dell’Alta corte di Londra che ribalta la sentenza di primo grado in cui si negava l’estradizione di Julian Assange negli Usa. Moris ha annunciato la volontà di fare ricorso “al più presto possibile” alle autorità giudiziarie del Regno Unito. II 50enne australiano fondatore di Wikileaks che Washington insegue senza tregua da oltre 10 anni, per la diffusione di documenti segreti, rischia una condanna a 175 anni di carcere negli Usa.

Fonte: Ansa, Mondo


L’Alta Corte di Londra ribalta la decisione contro l’estradizione di Julian Assange

Secondo i giudici, il governo degli Stati Uniti ha offerto garanzie sufficienti che Assange riceverà cure adeguate per proteggere la sua salute mentale e quindi il co-fondatore di Wikileaks può essere estradato. Il caso passa ora ad un altro tribunale

Gli Stati Uniti hanno vinto il ricorso davanti all’Alta Corte di Londra contro la sentenza di primo grado che a gennaio aveva negato l’estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna per il rischio di suicidio. Secondo i giudici, il governo degli Stati Uniti ha offerto garanzie sufficienti che Assange riceverà cure adeguate per proteggere la sua salute mentale e quindi il co-fondatore di Wikileaks può essere estradato. Il caso passa ora ad un altro tribunale.

I legali di Julian Assange presnteranno al più presto ricorso contro la decisione all’Alta Corte di Londra di ribaltare la sentenza di primo grado che a gennaio aveva negato l’estradizione negli Usa del co-fondatore di Wikileaks. Lo ha annunciato la fidanzata Stella Moris.

La Russia ha definito “vergognoso” il verdetto dell’Alta Corte. L’Occidente, ha denunciato il ministero degli Esteri di Mosca, “ha così celebrato in modo degno la Giornata mondiale dei diritti umani” che ricorre oggi. Lo riporta l’agenzia Ria Novosti.

Il premio di Articolo 21

Articolo 21, l’associazione nata vent’anni fa per contribuire a tutelare la libertà di informazione e di cronaca, ha intanto conferito un riconoscimento simbolico proprio a Julian Assange, il giornalista australiano fondatore di WikiLeaks, ora detenuto nel carcere speciale londinese di Belmarsh.

Negli Usa lo aspetta una carcerazione di 175 anni per un reato di spionaggio previsto da una legge del 1917. A ricevere per conto di Assange la tessera onoraria di Articolo 21 presso la sede della federazione nazionale della stampa italiana a Roma, Stefania Maurizi, la giornalista che per anni ha lavorato sui documenti di Wikileaks e che alla vicenda di Assange ha dedicato il volume “Il potere segreto”.

Con lei, il presidente Fnsi Beppe Giulietti; la portavoce di Articolo 21 Elisa Marincola; il presidente dei Garanti di Articolo 21 Vincenzo Vita; Riccardo Iacona ed Elena Marzano, che nella trasmissione “Presadiretta” di Rai3 hanno seguito i più recenti sviluppi del processo Assange; il giornalista e docente universitario Arturo Di Corinto.

Fonte: AGI, Agenzia Italia


https://twitter.com/amnestyitalia/status/1469258754176831495?s=20

https://twitter.com/Presa_Diretta/status/1469290009526247430?s=20

Tessera di Articolo21 a Julian Assange. Giulietti: “La sua vicenda ci interessa, riprendiamo le sue inchieste”

*****

Vi racconto “Il Potere segreto” e perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks

Torna “PresaDiretta” con l’inchiesta “Julian Assange, processo al giornalismo”

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link