Migranti,uno sguardo sulla provincia di Ragusa

La provincia di Ragusa, secondo il dossier Caritas 2009 sull’immigrazione, si posiziona al quarto posto, per numero di presenze di immigrati, nella classifica dei capoluoghi della regione siciliana. Il territorio ibleo conta 16.414 immigrati regolari residenti, solamente dopo i 23.812 della provincia di Palermo, i 20.550 di Catania e i 18.882 della provincia di Messina.

Per Ragusa questi numeri, non indifferenti, sono significativi del tipo di lavoro che l’immigrato viene a svolgere, infatti ai primi posti ci sono i lavori agricoli per una quasi totale percentuale maschile, mentre per le donne ci sono impieghi come badanti. Le donne, inoltre, registrano una buona percentuale di presenza sul territorio ibleo, pari al 40, 8 %, mentre i minori registrano il 21,3 %. Un boom si registra per quanto riguarda l’aumento percentuale degli immigrati nella provincia ragusana, infatti il dossier calcola che dal 2002 al 2007 l’incremento è stato pari al 138 %, numero importante che apre molte strade.

Nella provincia di Ragusa si evidenziano aree in cui il fenomeno dell’immigrazione si registra con maggiori percentuali, infatti zone come Santa Croce Camerina, Comiso e Vittoria, tradizionalmente territori in cui l’agricoltura è ben radicata, sono maggiormente interessate al fenomeno. Sul versante modicano molte presenze risultano essere femminili, in quanto la domanda per l’assistenza agli anziani è alta. Per quanto riguarda gli immigrati con età al di sotto dei 18 anni sul nostro territorio, come abbiamo detto, registriamo una percentuale pari al 21,3. Gli iscritti a scuola nell’anno 2008/2009 sono stati 2.246, mentre le nascite, nel 2008, di figli di immigrati in provincia sono state 300. L’incidenza degli immigrati sulla popolazione è del 5,2 %, contro il 2,9 di Messina e il 2,4 di Siracusa.

È facile dedurre che la provincia ragusana ha la maggiore incidenza rispetto ai restanti capoluoghi siciliani. Non si registrano importanti fenomeni di razzismo verso gli stranieri della nostra provincia, ma di sicuro il processo di integrazione non è ancora efficace totalmente. Probabilmente i rapporti tra popolazione autoctona e immigrati devono registrare notevoli passi avanti, sia nel mondo della scuola, nel mondo lavorativo e sociale in genere. Si rileva qualche disordine, ma non con percentuali allarmanti, e in molti dei casi gli interessanti risultano essere solamente gli immigrati, senza il coinvolgimento dei ragusani.

Grave è invece la situazione per quanto riguarda l’immigrazione irregolare e di conseguenza il lavoro nero, soprattutto nelle campagne dell’ipparino (Vittoria, Comiso) e nelle zone di Santa Croce Camerina.