Alla Conferenza nazionale sulle droghe fatto un importante passo avanti
Parlamento e governo si facciano carico delle proposte emerse. Aprire un tavolo sul sistema di intervento con tutti gli attori interessati
Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) – la più grande rete di comunità terapeutiche nel settore dipendenze, in cui sono attivi anche oltre cento progetti di prossimità, riduzione del danno e dei rischi – esprime la propria soddisfazione per il notevole lavoro realizzato dagli operatori, dai ricercatori e dai rappresentanti dei consumatori che hanno partecipato all’intero percorso della Conferenza nazionale sulle droghe di Genova. Una conferenza attesa da tutti gli addetti ai lavori da dodici anni.
“I documenti elaborati nei gruppi di lavoro”, dichiara Riccardo De Facci, presidente del CNCA, “e i documenti finali della Conferenza rappresentano un avanzamento importante nel dibattito. Chiediamo che tali proposte vengano al più presto vagliate dal Parlamento e dal governo affinché prendano i conseguenti provvedimenti e riformino una legislazione sulle droghe ormai del tutto superata. Ringraziamo la ministra Fabiana Dadone, il Dipartimento politiche antidroga e il CNR per l’ottimo lavoro svolto.”
“Avremmo voluto portare la nostra visione della situazione del sistema di intervento in una sessione ad hoc, insieme alle altre reti del pubblico e del terzo settore”, conclude De Facci. “Ci dispiace che questo elemento di criticità sia stato, per alcuni, una ragione sufficiente per invalidare il lavoro intenso e di alto profilo portato avanti insieme in questi mesi. A tal proposito, chiediamo alla ministra Dadone l’avvio di un tavolo che coinvolga servizi pubblici e del terzo settore, Regioni, rappresentanze dei consumatori per rendere operative le proposte messe a punto alla Conferenza e riscrivere così un nuovo approccio e più efficaci risposte operative ai bisogni e alle domande che il mondo dei consumi, dell’abuso e delle dipendenze da sostanze ci pone quotidianamente.”
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Conferenza autoconvocata “Stop war on drug: facciamo la pace con le droghe e con chi le usa”
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