L’antimafia tradita
Ha venticinque anni quando suo padre, Pio La Torre, viene ucciso da Cosa nostra, il 30 aprile 1982. Franco La Torre a metà degli anni Novanta raccoglie il testimone dalla madre e si assume, come impegno quotidiano, di continuare la battaglia contro il sistema di potere politico-mafioso.
In questo libro ci sono l’antimafia storica e quella contemporanea. Passata con il tempo l’emozione per gli omicidi eccellenti in Sicilia e le stragi dell’estate 1992, oggi l’antimafia ha smarrito la sua natura, fatica a riconoscere il nemico che ha cambiato pelle e non si manifesta più all’esterno con la violenza delle armi. Da qui il racconto di come la mafia – grazie al silenzio di uomini politici, giornalisti, imprenditori, magistrati, associazioni – si sia persino mascherata da antimafia.
Tra queste pagine c’è anche l’atto di accusa contro un’antimafia che ha tradito il mandato originario, che si è chiusa in se stessa, sempre più consociativa e addomesticata. Eppure, in fondo a questa inquietante vicenda, Franco La Torre intravede una luce e un futuro per un’antimafia che non sia narrazione di singoli eroi ma parte della più generale battaglia per la difesa della democrazia in Italia.
Franco La Torre
L’antimafia tradita
Riti e maschere di una rivoluzione mancata
Zolfo Editore, 2021
Pagg. 256, € 17,00
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