L’estrema destra in Europa, il neofascismo italiano e l’estremismo impunito di Forza Nuova
Il resto dell’Ue ha anticorpi contro gli estremismi. E funzionano. Perché in Italia no? L’ambiguità degli alleati ‘moderati’ del centrodestra, sempre più destra centro. E così succede che dal ‘destra-centro’ unito ancora non arriva una condanna dell’assalto di sabato scorso alla sede nazionale della Cgil come assalto di matrice ‘fascista’.
In Germania, ‘Alternative für Deutschland’. In Francia ancora Marine Le Pen mai presidente. La Spagna con qualche orfano franchista di troppo nel centro verso destra.
I fascisti sono quelli che non esistono. Quelli che nessuno vede, nessuno sente, nessuno riconosce. Il saluto romano? Goliardia. I fascisti non esistono, la pandemia nemmeno, la Terra è piatta e la democrazia si difende da sola…
Strabismo politico tra centro e destra
Centro-destra o destra-centro? L’ambiguità opportunista e codarda degli alleati ‘moderati’ del centrodestra per tenere insieme la coalizione, tanto da non accorgersi che è l’idea più estrema a dettare la linea.
«Il problema è che l’ambiguità l’aiuta a vivere, proliferare, persino arrivare ad un passo dal governo del paese», denuncia Angela Mauro sull’HuffPost. Succede per esempio sull’immigrazione, con la politica cosiddetta moderata che ha praticamente fatto proprie le politiche della destra. «Sulla costruzione di muri ai confini esterni, ormai lo chiedono ben 12 paesi europei, tra cui persino la ‘civile’ Danimarca», denuncia Angela Mauro. «E Bruxelles fa solo notare che non ci sono soldi, ma se vogliono prego, facciano pure con fondi nazionali». Codardia politica pericolosa.
Perché nel resto d’Europa non poteva accadere
In Germania, quando l’anno scorso un pezzo della Cdu si è azzardato a fare accordi con l’ultradestra di ‘Alternative für Deutschland’ in Turingia, sono saltate diverse teste nel partito. A partire dalla guida, l’allora ‘delfina’ di Angela Merkel, Annegret Kramp-Karrenbauer. E l’Afd ha continuato a restare isolata rispetto al centrodestra.
Di più. A marzo 2020, l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha classificato la fazione ‘Der Flügel’, interna all’Afd, come «organizzazione estremista di destra avversa all’ordine di base liberal democratico perciò non compatibile con la legge fondamentale della Repubblica Federale di Germania», e quindi sotto sorveglianza dell’intelligence. Da noi su Forza Nuova e dintorni , Aisi orba esorda, Digos e magistratura strabiche o distratte?
Francia e Spagna, e gli anticorpi politici
Francia. Anche alle presidenziali dell’anno prossimo, Marine Le Pen proverà ad arrivare almeno al ballottaggio e a vincere contro l’avversario moderato chiunque sarà, restando comunque fiori dall’Eliseo. Ma l’attuale Rassemblement National non ha alcun collegamento con i conservatori gollisti ed è altra cosa rispetto all’avanguardismo violento di Forza Nuova italiana.
«La Spagna forse ha minori anticorpi. Ma anche lì, quand’anche i neo-franchisti di Vox, che ieri hanno ospitato e omaggiato Giorgia Meloni, diventassero alleati di governo del Partido Popular, lo sarebbero da partner di minoranza».
La destra al potere nell’Est
Destra estrema di governo, bisogna andare nell’est Europa. A partire dall’Ungheria di Viktor Orban, trattato con imperdonabile ambiguità dai moderati del Ppe quando era nella famiglia popolare. «Ora Orban è punto di riferimento semi-esclusivo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni».
Ci sono i polacchi del Pis, partito guida dei Conservatori e Riformisti europei di cui Meloni è presidente. «Finora, l’Ecr non ha commento lo scandalo Fidanza, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia ripreso in un’inchiesta di Fanpage a parlare di finanziamenti in nero, in compagnia non di nostalgici del fascismo, ma di gente che si ritiene erede orgogliosa di quel pezzo di storia d’Italia».
L’Austria ha provato un governo di centrodestra, con l’ultradestra dell’Fpo in ruolo dominante. Ma il cancelliere Sebastian Kurz, «moderato ma mica tanto», prima è inciampato nello scandalo di Ibiza sui contatti tra Fpo e Russia, e ora è stata costretto alla dimissioni per ruberie spicciole.
Danimarca, a proposito dei muri anti-immigrati. Anche questa vecchia socialdemocrazia europea ha i suoi problemi con l’insorgenza della destra estrema: il Partito Popolare Danese, alleato di Salvini alle europee del 2019.
Connivenza all’italiana
«Prima, Salvini, acclamato come leader da tutta l’Europa ‘nera’ a ridosso delle europee 2019, non più da quando appoggia il governo Draghi. Ora, Meloni, alla guida dei Conservatori e Riformisti, che finora ha conquistato anche le copertine di eminenti magazine stranieri come nuovo ‘fenomeno’ della politica, in più donna, roba che oggigiorno è capace di cancellare qualunque macchia. Finora».
Da sabato scorso non più? Dipende da quanto i ‘nuovi’ fascisti finiranno isolati. Nel ventennio, anche Giolitti si era messo in testa di inglobarli per educarli. Finì male.
Forza Nuova cronaca due volte nera
L’organizzazione neofascista e il suo leader Roberto Fiore hanno una storia di contiguità col terrorismo, varie condanne e molta violenza, segnala Stefano Nazzi sul Post.
«Di Forza Nuova, l’organizzazione neofascista coinvolta nei gravi incidenti di sabato a Roma si sente parlare in Italia da oltre vent’anni. Il nome del suo fondatore, Roberto Fiore, è noto a polizia e magistratura, da ancora prima». Roberto Fiore, assieme a Giuseppe Dimitri, morto nel 2006, e Gabriele Adinolfi, oggi ideologo e punto di riferimento di CasaPound.
Pregiudicati impuniti e no vax strumentalizzati
Negli ultimi mesi Roberto Fiore aveva intuito che il suo movimento poteva trovare spazio e consensi nell’area confusa di opposizione alle norme anticovid. Nel dicembre del 2020 Forza Nuova ha fondato ‘Italia Libera’ in cui sono confluiti molti No Mask, e poi No Green Pass, e il movimento dei gilet arancioni dell’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo.
Da allora Fiore e il suo braccio destro, il romano Giuliano Castellino, si sono messi a capo di tutte le iniziative contro le misure per il contenimento della pandemia, fino ad arrivare all’assalto alla sede della Cgil di sabato.
Fonte: Remocontro
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