Diritti vivi, il terzo episodio di Diritti alla verità
Per ottenere il riconoscimento ufficiale di “vittima innocente di mafia” ci sono dei requisiti da rispettare: le norme stabiliscono che la persona vittima e i suoi familiari devono essere estranei fino al 4° grado di parentela con soggetti nei cui confronti sono state applicate determinate misure.
Un punto su cui Libera, nella sua battaglia per i Diritti vivi, chiede da tempo una valutazione caso per caso che guardi alle frequentazioni del superstite e dei familiari della vittima e non al grado di parentela. Dietro ogni caso ci sono storie, vite e scelte diverse.
Le raccontiamo in questo terzo episodio di “Diritti alla verità”, con le voci di Susy Cimminiello, sorella di Gianluca Cimminiello, Lea Martimucci, sorella di Domenico Martimucci, e Daniela Marcone, vicepresidente e responsabile dell’area memoria di Libera.
Il terzo episodio di Diritti alla verità di Sofia Nardacchione e Angelo Miotto.
Qui il link: Diritti alla verità. Il quarto grado
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