“Roma senza mafie”: i candidati sindaco firmano il protocollo di Avviso Pubblico e daSud
Un primo importante segnale contro le mafie, la criminalità e la corruzione nella Capitale.
Si è svolta oggi a Roma, negli spazi di ÀP – Accademia Popolare dell’antimafia e dei diritti di Cinecittà-Don Bosco, la sottoscrizione del protocollo in dieci punti “Roma Senza Mafie”.
A siglare il documento programmatico, redatto e promosso dalle associazioni antimafia daSud e Avviso Pubblico, sono stati nel corso della giornata Roberto Gualtieri (centro sinistra), Virginia Raggi (M5S), Monica Lozzi (REvoluzione civica), Margherita Corrado (Attiva Roma) e Maurizio Regosa, delegato di Fabrizio Marrazzo (Partito Gay). Al protocollo ha comunicato adesione anche Carlo Calenda (Lista Civica) che però non ha preso parte alla sottoscrizione.
Ogni candidato oggi si è impegnato ad approvare una delibera di indirizzo per realizzare almeno tre dei dieci punti del protocollo entro i primi cento giorni di governo. Altri quattro punti dovranno essere realizzati entro il primo anno, mentre i restanti nel corso della consiliatura. I promotori dell’iniziativa si impegnano, invece, a fare una prima verifica dopo un anno dalla sottoscrizione.
“La lotta a mafie, criminalità e corruzione – dichiara Danilo Chirico, presidente di associazione daSud – è stato il grande tema rimosso di questa campagna elettorale: era necessario fare qualcosa. Abbiamo sfidato i candidati chiedendo loro un impegno, preciso, concreto, verificabile. Solo in sette hanno raccolto e risposto al nostro appello e in sei lo hanno sottoscritto. La giornata di oggi rappresenta l’inizio di un percorso che non si conclude con la semplice firma. Il protocollo è una richiesta perché ci siano più politica e un punto di vista antimafia chiaro nell’impegno pubblico. Saremo pronti a verificare, pesare, supportare se necessario, denunciare, partecipare. Vedremo cosa accadrà”.
“L’appello lanciato da Avviso Pubblico e dall’Associazione daSud – dichiara Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico – è un richiamo all’esercizio di una politica credibile e responsabile, che pratica e non predica la legalità e la trasparenza. Gli impegni che abbiamo elencato rappresentano una serie di buone pratiche che altri Comuni italiani hanno già messo in atto. L’auspicio è che il nuovo Sindaco di Roma Capitale ponga al centro della sua agenda politica la prevenzione e il contrasto alle mafie e alla corruzione. Dove c’è legalità, controllo, rispetto delle regole e delle persone, lì si genera sviluppo sociale ed economico”.
Non solo promesse simboliche, ma impegni concreti e verificabili. Come l’obbligo di istituire una commissione comunale antimafia permanente con compiti di inchiesta e vigilanza e di un comitato sulla legalità con funzioni consultive e propositive, anche capace di favorire il dialogo tra istituzioni, enti e associazioni; l’immediata applicazione della delibera comunale del 2018 sul regolamento dei beni confiscati; l’obbligo di richiesta di informazioni alla prefettura per tutti gli appalti anche inferiori alla soglia attualmente prevista dal codice degli appalti e da estendere anche alle aziende in subappalto; l’istituzione di un ufficio antiriciclaggio; l’utilizzo dei “Patti di integrità” in materia di contratti pubblici; mappatura, in materia di gioco d’azzardo, dei luoghi sensibili in vista dell’entrata in vigore del “distanziometro”; presentazione di un piano con finanziamenti ad hoc per il contrasto della dispersione scolastica.
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