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Replica di City One alle parole del sindaco Speranza

Di Nadia Donato* il . Calabria

Riceviamo e pubblichiamo a seguire la replica di Nadia Donato, direttore di City One, la televisione di Lamezia Terme, citata dal sindaco Gianni Speranza nell’intervista di Libera Informazione “La solitudine dell’ammistratore”. L’intervista raccontava attraverso la voce del primo cittadino la situazione dell’amministrazione locale a Lamezia Terme. Qui il primo cittadino alcuni giorni fa era stato oggetto di un tentativo di aggressione.

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Premesso che spero vivamente che chi ha scritto sul sito di Libera, riportando l’intervista al sindaco Speranza, di ieri, abbia commesso un errore, sottolineo che  sono assolutamente allibita da certe affermazioni. E alla domanda che Stefano Fantino, autore dell’intervista, fa al sindaco Gianni Speranza : a chi vorrebbe rivolgere un appello? Il signor primo cittadino di Lamezia Terme risponde:  a tutti. Anche ai media. Abbiamo qui una televisione ad esempio, City One, che istiga alla violenza, anziché mettere calma, che dice che il sindaco li abbandona e non fa qualcosa per loro, per la popolazione. Una situazione molto pesante”. 

A questo punto esprimo la mia solidarietà alla stampa veramente libera che crede in questo lavoro come veicolo di messaggi positivi e non come strumento per abbindolare la gente di buona fede. Ora vi ricostruisco i fatti che offendono e mortificano tutte le perone oneste che fanno il loro lavoro con correttezza. In tale maniera si comprende perché chiedo smentita al sindaco Gianni Speranza. Parte proprio dall’ intervista fatta dall’associazione Libera al sindaco di Lamezia Terme. La stima che provo per un’associazione come Libera, e per tutti coloro che operano per la legalità è comprovata dalla mia esperienza professionale e dal fatto che tutte le volte che sono stati nella città di Lamezia Terme, loro o altre associazioni inerenti alla lotta contro la criminalità, l’unica Tv a mandare integralmente le iniziative è stata City One, la stessa che io dirigo. E tutto con il benestare del mio editore, Francesco Grandinetti.

Oggi ritrovo che, senza avere preso atto se certe dichiarazioni siano vere o meno, la mia Tv è indicata come istigatrice di violenza. Sono talmente incredula di tale insinuazione che spero venga smentita con immediatezza. Gianni Speranza non può avere fatto una tale dichiarazione, non è possibile che egli sia arrivato a tanto. E’ per tale motivo che mi auguro giunga, con la stessa enfasi e lo stesso spazio smentita immediata. La gravità di quanto affermato nell’intervista è tale da spingermi ad adire alle vie legali qualora dovesse risultare che un qualsiasi amministratore, sia esso sindaco o un suo “galoppino” o una testata compiacente, abbiano affermato che City One spinge alla violenza. Informo Libera, qualora lo avesse dimenticato, che la sottoscritta e la stessa tv, sono sempre stati in prima linea contro ogni forma di illegalità e contro ogni violenza anche quella sugli animali e la correttezza nel fare il mestiere del giornalista vuole che prima di denigrare e offendere si debbano prendere le dovute informazioni. Dimenticare chi insieme a voi a condotto veramente battaglie di legalità è scorretto, ingiusto e anche illegale.  Al giornalista che ha redatto l’intervista vorrei sottolineare che sarebbe bastato poco e avrebbe avuto tutte le informazioni necessarie a valutare se l’emittente di cui ha scritto ha mai avuto questo ruolo nella vita di una città come Lamezia Terme.

Si ritiene che fare informazione in questa nostra terra sia meno difficile che fare il sindaco? Anche i giornalisti sanno bene, anche sulla nostra pelle, che ci sono problemi per operare nella legalità, non c’è bisogno di essere un sindaco perché anche gli operatori dell’informazione qui vivono e combattono. Cari amici di Libera chiedete al Sindaco Speranza, ove mai fosse stato lui a farvi quelle dichiarazioni, di fornirvi i nomi di chi e come all’interno della tv, istiga alla violenza. Il nostro editore ha sottolineato che “non è responsabilità del sindaco se oggi vengono abbattute le case, è la legge”. E’ istigare questo?

Nelle trasmissioni, compresa la mia nella quale doveva essere ospite Speranza proprio nelle serata in cui c’era il picco della protesta e non è venuto ha delegato il suo vice, è stato sottolineato con forza che l’abusivismo è un reato. Dire che gli organi di polizia hanno smentito l’aggressione al sindaco è istigare alla violenza? Stare vicino alle persone che hanno sbagliato ma oggi vivono una sofferenza è forse anche questo è istigare alla violenza? Diteci se documentare la protesta è istigare alla violenza? Lanciare un appello insieme al proprietario di casa abusiva contro le costruzioni illegali, è istigare alla violenza? Commenti Speranza la reazione dei suoi concittadini quando è stata smentita da testimoni oculari la sua aggressione nel corso delle manifestazioni di protesta di questi ultimi giorni?

E’ possibile che la candidatura dell’editore di City One a sindaco debba essere considerata una colpa e che tutti i lavoratori ne debbano pagare le spese per anni? Una domanda ora la faccio a tutti coloro che fanno informazione; Come si lavora con il continuo pensiero che qualunque cosa dici o fai vedere, ti arriva una denuncia o verbalmente vieni toccato nella cosa a cui tieni di più: “la libertà di pensiero e di espressione dello stesso”? L’informazione è una cosa seria e se si ritiene di doverla fare in nome della legalità va fatta senza preconcetti, ma raccogliendo e confrontando le dichiarazioni. 

Per gli amici di Libera: chiudo invitandovi a fare alcune domande nella vostra prossima intervista al Sindaco Speranza, quante volte ha attaccato City One da quando è al potere? Il suo movimento ha denunciato, senza alcun risultato, City One al garante per l’editoria? La Multiservizi, società del ccmune che si occupa della gestione dei rifiuti,  ha denunciato la tv per un servizio e chiesto risarcimento danni all’emittente e ai suoi collaboratori per un milione di euro circa? City One, un anno fa, ha oscurato per due giorni le sue trasmissioni per le pressioni ricevute al fine di non mandare in onda certi servizi che non erano a favore del sindaco? Speranza ha denunciato anche la carta stampata perché riteneva di essere stato “toccato” da una notizia pubblicata su di un quotidiano regionale? Fatevi dire quale notizia e quale giornale.  Tutto è verificabile.

In cinque anni di amministrazione Speranza, noi di City One, nostro malgrado, siamo finiti sui giornali molte volte perché attaccati dal sindaco, eppure anche i suoi assessori hanno pubblicamente affermato che la tv ha sempre dato spazio a tutti e in piena libertà (abbiamo documentazione filmata di tutto ciò). La libertà di stampa non può essere un optional e per tale ragione che chiedo al sindaco e a Libera di smentire quanto affermato in quell’intervista, perché tutti si possa lavorare in serenità, senza vittimismi di sorta.

* Direttore responsabile di City One

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