Falcone: Don Luigi Ciotti oggi in Puglia per la messa in ricordo di Antonio Montinaro

Il poliziotto era il caposcorta del magistrato Giovanni Falcone e morì con lui nella strage di Capaci

Una consuetudine che si ripete ogni anno. Anche oggi, dopo 29 anni, non mancherà Don Luigi Ciotti a Calimera, cittadina pugliese del Salento, in provincia di Lecce, per la celebrazione della messa in ricordo di Antonio Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone, che perì con lui nella strage di Capaci insieme ad altri due uomini della scorta, Rocco Dicillo e Vito Schifani, e alla moglie di Falcone, Francesca Morvillo anche lei magistrato.

Nella Chiesa della Fiducia, Don Luigi celebrerà la messa alle 19, accompagnato dal parroco Don Luigi Toma. Con loro prenderanno parte alla cerimonia -accanto alla famiglia Montinaro- il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; il presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva; il procuratore della Repubblica di Lecce, Antonio Maruccia; il prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio; il questore Andrea Valentino; l’amministrazione comunale di Calimera e tanti altri, tra cui una rappresentanza di studenti dell’Istituto comprensivo di Calimera-Capranica-Martignano.

Il fondatore di Libera è “legato a questa terra e a Carmela, madre di Montinaro”, ricorda dal Salento chi conosce bene la vicenda. La donna nei giorni successivi all’eccidio di Capaci del 23 luglio 1992 continuò a chiedere: “Perché il nome di mio figlio non viene mai pronunciato?”.

Un interrogativo straziante che rese consapevoli della necessità, espressa dai familiari delle vittime, di ricordare con nome e cognome tutti coloro -donne e uomini- uccisi dalla mafia. Alla richiesta si diede seguito con l’istituzione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che l’Associazione Libera celebra ogni anno il 21 marzo, primo giorno di primavera.

Montinaro, pur conoscendo i pericoli a cui andava incontro,”non si è mai tirato indietro”, spiega la sorella Matilde, che ha fondato l’associazione Nomeni per Antonio Montinaro, mentre Tina Martinez, vedova dell’agente, presiede l’Associazione “Quarto Savona Quindici”. “Il tritolo -sostengono le due donne- non ci ha fermato”.