Camorra, chiesti gli arresti per il sottosegretario Nicola Cosentino

Nicola Cosentino sottosegretario all’Economia e candidato alle
prossime regionali in Campania nelle fila del Pdl è accusato di
concorso esterno in associazione camorristica per presunti contatti con
esponenti del clan dei Casalesi. Un reato gravissimo. Il provvedimento
di custodia cautelare, firmato dal gip Raffaele Piccirillo, su
richiesta dei pm napoletani Alessandro Milita e Giuseppe Narducci, ora
passerà all´esame della Camera per la decisione sull´autorizzazione a
procedere.

 Sono gli stessi collaboratori di
giustizia che hanno parlato a più riprese dei coinvolgimenti con i clan
casalesi dell’avvocato Cosentino, originario proprio da Casal di
Principe, da dove iniziò giovanissimo la sua carriera politica nei
banchi del consiglio comunale a soli 19 anni. Rapporti, secondo
l’accusa, con Francesco Schiavone, detto “Sandokan”, e con Ciccio
Bidognetti, alias “Cicciotto ’e mezzanotte”, i quali sarebbero stati
favoriti da Cosentino per ottenere importanti appalti pubblici, specie
in quelli dei rifiuti.

I
pentiti casalesi hanno così tracciato un profilo ben definito del
politico, tanto che Dario De Simone, sicario al servizio di Bidognetti,
ha confessato che Cosentino assicurò al suo clan la  completa
disponibilità.  Ma a parlare dei contatti tra Cosentino e i Casalesi
sono anche i giovani pentiti , cioè quelli di ultima generazione, che
parlano di rapporti finalizzati a vincere le gare di importanti opere
pubbliche.