Le aziende del narcotraffico alla ricerca di personale
Continua incessante l’azione antidroga delle nostre forze di polizia in gran parte del territorio nazionale per un fenomeno criminale incontrollabile, con risultati significativi non solo sul piano quantitativo dei sequestri di stupefacenti ma anche su quello delle persone coinvolte, che non sono più soltanto “esperti” del settore e, comunque, gente con precedenti specifici in materia, ma anche molti “insospettabili” reclutati dai vari gruppi criminali che controllano lo spaccio in tutte le città.
D’altronde, è noto, come nella situazione di gravissima crisi economica e sociale che stiamo vivendo per la pandemia da più di un anno e che, almeno per ora, non accenna a diminuire, un “servizio” criminale, ben retribuito come quello dello spacciatore, è allettante garantendo un buon reddito giornaliero, mensile a tutti coloro che si trovano in difficoltà.
E sono diverse le persone “insospettabili” che hanno deciso di dedicarsi a questa attività che continua ad essere in forte espansione perché la domanda di droghe non ha subito nessuna flessione e le “aziende” devono darsi da fare per fronteggiare le migliaia di richieste quotidiane.
E la cocaina, in particolare, è ancora in cima alla classifica dei sequestri in questi primi tre mesi con oltre 2 tonnellate intercettate in tutto il paese.
L’ultima operazione antidroga è di un paio di giorni fa, condotta tra Giugliano e Marano, nel napoletano,con poliziotti e finanzieri che hanno sequestrato oltre 150kg di cocaina oltre a diverse armi e ben 650 mila euro in contanti occultati in una botola nel pavimento di un’abitazione, arrestando cinque persone, con precedenti di polizia specifici, per traffico internazionale di stupefacenti.
Ma ci sono, poi, molte altre operazioni che vedono coinvolte persone al di sopra di ogni sospetto come è capitato a Reggio Emilia, dove gli agenti della squadra mobile hanno arrestato una donna per la detenzione ai fini di spaccio di oltre 300grammi di cocaina sequestrando anche 12mila euro in contanti in banconote di piccolo taglio ritenute provento di spaccio; a Catania dove pure i poliziotti hanno arrestato un uomo dalla fedina penale immacolata che trasportava 2kg di cocaina occultata dietro i fari della sua auto; ad Assago (Milano) dove due italiani anche questi “puliti” trasportavano ben 18kg di cocaina a bordo di un carro attrezzi; a Bari con un “nonno” di ottant’anni, anche in questo caso senza precedenti, che confezionava dosi di hashish e marijuana da spacciare.
Le indagini chiariranno gli eventuali collegamenti con organizzazioni o gruppi di narcotrafficanti che, negli ultimi tempi, anche per rimpiazzare le “perdite” nei ranghi degli spacciatori arrestati, assumono altre persone, italiane e stranieri, senza distinzione, preferibilmente insospettabili, magari in precarie condizioni economiche, provvedendo ad un accelerato periodo di addestramento nella “delicata” funzione da svolgere.
In questo panorama, un ruolo preponderante continuano ad averlo i nigeriani (oltre cento quelli arrestati nel 2021), con gli ultimi episodi registrati ad Arezzo dove un giovane nigeriano spacciava marijuana innanzi ad un supermarket; a Rieti dove la Polizia è riuscita a bloccare un giovane di 21 anni che, in bicicletta vendeva dosi di eroina al prezzo di 25 euro a dose; a Fiumicino con un ventenne appena sbarcato da un volo proveniente da Addis Abeba, con 112 ovuli di eroina nella pancia; a Macerata con un ventiseienne arrestato dopo aver tentato di ingoiare 13 palline di eroina.
Si tratterà, poi, di vedere se vi è un filo comune che lega questi spacciatori ad una o più organizzazioni criminali nigeriane che nel nostro paese sono diventate ormai punto di riferimento del narcotraffico.
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Gioia Tauro (RC): traffico internazionale di droga, 17 arresti, disarticolata cosca
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