Il risveglio della democrazia

Il termine “legge” deriva dal latino lex – legis e richiama il verbo legare. Normalmente viene spiegato nel senso del legare i cittadini agli obblighi, ai doveri, agli adempimenti da osservare in seno a una comunità. A me piace però cogliere un’accezione più positiva del verbo legare che non si riferisca tanto alla costrizione all’obbedienza alla norma, quanto invece allo strumento che pone in relazione (lega), condiziona positivamente, stabilisce un legame vitale tra le persone che si riconoscono e appartengono ad una stessa comunità. Per dirla con Erri De Luca che non è un giurista ma vede in profondità: “La legge misura il livello di lealtà di una persona alla comunità cui appartiene”. Il Lodo Alfano rompeva questo legame. Faceva constatare amaramente che in un Paese dove tutti cittadini sono uguali, qualcuno è più uguale degli altri! L’immunità riservata agli stessi custodi della Magna Charta della convivenza della nostra nazione, era un calcio assestato negli stinchi della convivenza nazionale e che pertanto costringeva la convivenza stessa a procedere zoppa, dolorosamente claudicante, con passo paurosamente incerto. Si fosse trattato di una partita di calcio, il giocatore sarebbe stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco perché non era nelle condizioni di proseguire la partita. Fortunatamente la Corte Costituzionale è intervenuta come il team di massaggiatori, medici e infermieri per prestare le dovute cure all’uomo chiave della partita e lo hanno rimesso in campo. Potete immaginare l’irritazione e la delusione della squadra che aveva pensato, con questa scorrettezza, di potersi aggiudicare la gara. Ciò che nessuno francamente ha capito è perché prendersela tanto con l’arbitro? S’era comportato più che bene nei confronti della squadra scorretta. Mentre in tanti avevano giudicato quel fallo da espulsione, lui non aveva estratto cartellini di alcun colore (tanto meno rosso!) e aveva proseguito nonostante i fischi degli ultras della Costituzione, aveva resistito anche alle offese dei più scalmanati. Rientrava nei suo obblighi previsti dal regolamento permettere l’ingresso in campo di medici e massaggiatori! Se non l’avesse fatto sarebbe stata addirittura omissione di soccorso. Noi che questa partita la seguiamo dalla curva con un occhio al terreno di gioco e l’altro al di fuori dello stadio perché non avvengano incidenti… questa mattina ci siamo svegliati e abbiamo visto che anche il sole di Roma non ha voluto mancare l’appuntamento con il risveglio della democrazia. E sentiamo ancora caldo il legame con i cittadini e le cittadine che abitano lo stesso territorio. Tra questi cittadini ci sono anche quelli della squadra scorretta. Ci credano o no, l’aver ristabilito il legame di uguaglianza è un privilegio unico anche per loro.