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Ossigeno: il caso Ruotolo e le notizie che non fanno notizia

Di Alberto Spampinato * il . Dai territori

 Le
gravi minacce a Sandro Ruotolo, giornalista di punta di Annozero, e lo
stillicidio di casi di cronisti minacciati, due negli ultimi dieci
giorni, confermano quanto sia fondato l’allarme lanciato dal nostro
osservatorio Ossigeno: in Italia diventa sempre più rischioso
raccontare notizie sgradite e verità scomode e
perfino criticare personaggi politici dotati di potere. Chi
osa farlo deve mettere nel conto ritorsioni, minacce, richieste di
risarcimento pretestuose quanto esose. In altre parole, ordini
perentori a occuparsi d’altro. E’ evidente l’effetto intimidatorio di
queste pressioni sull’intera categoria dei giornalisti. Invitiamo a
riflettere su un fatto: negli ultimi tre anni nel nostro Paese le
minacce e le pressioni indebite hanno colpito almeno duecento
giornalisti. Non è di per sé stesso un caso che non se ne parli?
Che sfugga alla percezione comune la dimensione enorme di questo
fenomeno di condizionamento e oscuramento dell’informazione, che invece
è ben presente agli osservatori internazionali? Le minacce ai
giornalisti sono infatti una delle ragioni per cui due fra i più
autorevoli di essi, Freedom House e Reporters Sans Frontieres,
quest’anno hanno declassato l’Italia nella graduatoria internazionale
basata sui parametri essenziali della libertà di stampa.
Sandro
Ruotolo si occupa da trent’anni di mafia, camorra e consimili, con
cronache schiette che non piacciono alle cosche e ai loro amici delle
zone grige. Ma le minacce gli sono arrivate solo qualche settimana fa,
quando ha cominciato ha occuparsi delle nuove acquisizioni giudiziarie
sul famnoso “papello” attorno a cui fu intavolata una trattativa,
ancora tutta da chiarire, tra apparati dello Stato e Cosa Nostra. “Non
bisogna avere paura e io vado avanti”, dice Sandro Ruotolo con il
coraggio degli audaci. Dobbiamo aiutarlo ad avere coraggio. Esprimiamo
a lui, come a tutti gli altri giornalisti minacciati, una solidarietà
attiva e continuativa, invitando tutti i giornalisti a mettersi al suo
fianco e  dare la massima visibilità al suo caso.

*  direttore di “Ossigeno per l’informazione”,
osservatorio promosso da FNSI e Ordine dei Giornalisti sui giornalisti
minacciati e sulle notizie oscurate con la violenza

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